Scompenso cardiaco, le glifozine possono cambiare la storia naturale della malattia

Scompenso cardiaco, le glifozine possono cambiare la storia naturale della malattia

6 Settembre 2022 0 Di La Redazione

Sono state definite dalle Linee Guida internazionali, definite “Capaci di cambiare la storia naturale della malattia” per lo scompenso cardiaco. Le glifozine (o SLGT2), nate come anti-diabetici, rappresentano attualmente la più importante innovazione terapeutica dello scompenso cardiaco, in grado di ridurre mortalità e ricoveri anche nei pazienti non diabetici.
Lo rivelano i risultati dell’ampio studio DELIVER, appena presentati a Barcellona nel corso del congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) e pubblicati in contemporanea sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine. “I risultati -commenta Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic)- mostrano che questo inibitore SGLT2 è una svolta nella cura di tutti i pazienti, impedendo la progressione dello scompenso con una riduzione degli eventi avversi del 21%, mentre la probabilità di morte è diminuita del 12%. Il beneficio è dipeso principalmente da una riduzione dei ricoveri e delle visite urgenti ed è emerso in maniera netta e indipendente dalla gravità della riduzione della funzionalità cardiaca, con un’ottima tollerabilità. Ora – precisa Indolfi – siamo in attesa che le linee guida, già aggiornate lo scorso anno per l’insufficienza cardiaca, siano ulteriormente modificate per includere l’utilizzo esteso del farmaco dapaglifozin”. Questi risultati, continua Indolfi “Sono stati ottenuti anche in pazienti per i quali a oggi non esistono opzioni terapeutiche per scongiurare l’evoluzione della malattia: considerati insieme ai dati già emersi in precedenti studi sui pazienti con una funzionalità cardiaca molto compromessa, le evidenze indicano che dapaglifozin è efficace e può diventare un pilastro fondamentale per la terapia in tutti i pazienti con scompenso cardiaco”.
Lo scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca) è l’esito finale di tutte le cardiopatie e si verifica quando il cuore non riesce più a pompare sangue a sufficienza. Più di 64 milioni di persone ne soffrono nel mondo. In Italia l’insufficienza cardiaca colpisce circa il 2% della popolazione generale ed è in aumento soprattutto negli over 65, con una mortalità del 20% nelle sue forme più gravi. Assorbe il 2% della spesa sanitaria nazionale ma si tratta di costi per il 60% dedicati ai ricoveri e solo per il 10% alla spesa per i farmaci.
Per quanto riguarda le glifozine, solo a inizio anno l’Italia ha recepito la nuova indicazione terapeutica, già approvata da EMA nel 2021: così oggi dapaglifozin è rimborsabile per la cura dello scompenso in pazienti con e senza diabete di tipo 2, ma finora solo per i pazienti che presentavano una riduzione della contrattilità cardiaca. In base alle nuove indicazioni Indolfi commenta come “Questo studio fa cadere le limitazioni alla prescrizione del farmaco, che ora può essere estesa a tutti i pazienti con scompenso cardiaco”.
“I nuovi dati ne allargano l’indicazione, suggerendo che dapaglifozin possa essere prescritto indipendentemente dalla funzione cardiaca-afferma Pasquale Perrone Filardi presidente eletto Sic-. Si tratta perciò di un’ottima notizia per gli oltre un milione di italiani che soffrono di questa grave patologia: per chi ha una funzionalità cardiaca conservata o poco ridotta, ovvero circa il 40% del totale, finora non c’erano molte opzioni terapeutiche ma queste nuove evidenze mostrano che dapaglifozin è efficace indipendentemente dalla funzione cardiaca e supportano l’uso degli inibitori SGLT2 come terapia fondamentale in tutti i pazienti con scompenso cardiaco. Questa nuova classe di farmaci agisce con un meccanismo metabolico del tutto nuovo e consentirà di evitare molti ricoveri e decessi. A questo si associa un’ottima tollerabilità e la possibilità di una singola dose al giorno, con scarsi effetti sulla pressione arteriosa e miglioramento della funzione renale”.

 

 

 

Fonte: http://www.doctor33.it/clinica/lo-scompenso-cardiaco-non-e-piu-inarrestabile-quali-sono-le-novita-delle-ultime-linee-guida/?xrtd=VXAVACXLTSCYXLPRSPLLAP