Screening neonatale, il tavolo virtuale
21 Febbraio 2019Nessun incontro, nessun confronto e logicamente nessun monitoraggio. La commissione regionale istituita per verificare l’andamento dei controlli sui neonati non si è mai riunita.
Gli esami diagnostici preventivi sui neonati devono essere figli di un dio minore. Lo è sicuramente il tavolo regionale chiamato al controllo del programma preventivo che non ha “mai avuto tempo” di riunirsi. Magari sarà per il fatto che i neonati hanno una vita davanti e, pertanto, si può procedere con calma. Fin qui l’ironia che il caso
“richiede”. La denuncia, seria, è del consigliere regionale e componente della V Commissione sanità, Flora Beneduce che, nel suo solito linguaggio diretto, stigmatizza la “lacuna operativa” della struttura commissariale regionale.
“Apprendiamo con stupore da Asl e ospedali che il tavolo di monitoraggio per la verifica degli adempimenti regionali sullo screening neonatale, istituito nel 2017 nella struttura commissariale di governo – si legge nella nota inviata alla stampa – in Campania non si è mai riunito”.
“Un segmento fondamentale della prevenzione sanitaria – denuncia Beneduce che è anche medico – abbandonato al suo destino, con fondi Cipe già stanziati e punti Lea che si perdono miseramente per incuria e disattenzione”. Questo lo sfogo della consigliera di Forza Italia a margine delle audizioni tenutesi oggi nella Commissione regionale Sburocratizzazione sullo stato di attuazione e le procedure di informatizzazione degli screening neonatali.
“Riscontriamo uno scollamento tra le varie Asl, l’azienda ospedaliera federiciana e la Regione su questo argomento – completa Bneduce – in passato ho già avuto modo di interrogare la giunta De Luca sulle quaranta patologie metaboliche allargate e sullo stanziamento Cipe di 2.8 milioni di euro utili per intervenire in termini di prevenzione su questo fronte ma noto con rammarico che dal question time di ottobre 2017 ad oggi poco si è fatto”.
“Se questo è l’andazzo non c’è da meravigliarsi poi se il Governo non consente ancora la chiusura della gestione commissariale della sanità in Campania. La superficialità con cui si gestiscono i nuovi Lea – conclude Beneduce – è davvero imbarazzante”.