Scuole chiuse, Mortaruolo sollecita chiarimenti alla Regione
2 Marzo 2021Erasmo Mortaruolo: “La situazione epidemiologica è innegabilmente preoccupante, come dimostrato dall’aumento dei contagi registratosi nell’ultima settimana”.
“Questa mattina ho inviato una lettera al presidente Vincenzo De Luca, l’assessora Lucia Fortini e ai membri dell’Unità di Crisi della Regione Campania per chiedere chiarimenti in merito all’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università su tutto il territorio regionale”. Ne dà notizia il consigliere regionale sannita Erasmo Mortaruolo. “La situazione epidemiologica – continua – è innegabilmente preoccupante, come dimostrato dall’aumento dei contagi registratosi nell’ultima settimana e l’incidenza delle varianti del virus. Tuttavia, i dati del contagio mostrano profonde diversità territoriali nella diffusione del virus, penalizzando, come prevedibile, le realtà metropolitane a più alta densità abitativa. Al contempo nelle nostre realtà si registra una maggiore capacità di controllo e di isolamento, grazie al lavoro straordinario di molti sindaci e alle caratteristiche stesse delle aree interne, che garantiscono una più facile attuazione delle norme del distanziamento. Nel Sannio per la terza settimana consecutiva l’indice di positività mostra un trend in discesa, un quadro decisamente in controtendenza rispetto a quello di altre realtà della Campania.
Per queste ragioni e alla luce delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico nazionale che invita a misure “chirurgiche” che tengano conto anche delle differenze provinciali e dei Comuni, ho invitato l’Unità di Crisi della Regione Campania ad un ulteriore approfondimento in merito all’ordinanza emanata, di concerto con i Sindaci e i dipartimenti di prevenzione territoriali.
Ho chiesto, inoltre, un’attenzione specifica per gli asili nidi che sono in prevalenza strutture private per le quali non sono previsti ristori nei periodi di interruzione della loro attività e con pesanti conseguenze sulla sostenibilità delle strutture e sui livelli occupazionali”.