Sequele neurologiche a lungo termine del Covid: quali sono le più frequenti

Sequele neurologiche a lungo termine del Covid: quali sono le più frequenti

11 Ottobre 2022 0 Di La Redazione

Le persone, soprattutto se anziane, guarite dalla Covid-19 hanno una probabilità maggiore di avere sequele neurologiche, anche gravi, a lungo termine rispetto a chi non è mai stato infettato dal Sars-CoV-2. Questi i risultati di una recente ricerca pubblicata su Nature Medicine.
Lo studio ha analizzato oltre 154.000 casi Covid-19, di età media di circa 63 anni, estratti dal US Department of Veterans Affairs statunitense con più 5 milioni di persone mai infettate dal coronavirus pandemico. Tutti i pazienti sono stati seguiti per almeno un anno di follow-up dopo la guarigione.
Nella fase post-acuta, i pazienti con Covid-19 hanno avuto un aumentato rischio di un’ampia gamma di disturbi neurologici, inclusi disturbi cerebrovascolari, disturbi cognitivi e della memoria (problemi di memoria e morbo di Alzheimer), disturbi del sistema nervoso periferico, disturbi extrapiramidali e del movimento, disturbi muscoloscheletrici e altri problemi neurologici.
In particolare, i casi Covid hanno avuto il 77% in più di probabilità di sviluppare problemi di memoria, il 126% in più di perdita del gusto, il 67% in più di sviluppare problemi del sonno e il 50% di avere problemi cerebrovascolari (ictus, ischemie, trombosi venosi cerebrali).
Tra gli altri disturbi che aumentano in modo rilevante rispetto alle persone mai infettate dal Sars-CoV-2 si registrano anche problemi extrapiramidali e del movimento, neuropatie periferiche e disautonomie come pure depressione e ansia.
I ricercatori notano anche che fra i casi Covid si registrano 2 casi in più di malattia di Alzheimer ogni 1000 pazienti rispetto ai controlli mai infettati, ipotizzando quindi anche un collegamento fra questa patologia e il contagio da Sars-CoV-2.
Complessivamente, i ricercatori stimano che i pazienti con Covid-19 abbiano un rischio aumentato del 42% di sviluppare una qualsiasi sequela neurologica nell’anno successivo all’infezione, il che si traduce in un carico del 7% per le persone infette. Sebbene questi dati possano sembrare piccoli, dicono gli autori in un editoriale collegato, data l’ampia scala della pandemia, questo può tradursi in un gran numero di individui che sviluppano problemi neurologici. Alcune di queste, inoltre, sono condizioni croniche che richiedono cure per tutta la vita e impattano sia sulle condizioni di vita dei pazienti che sul peso dato alle strutture sanitarie già appesantite dalla pandemia stessa.
I ricercatori si augurano che i risultati possano aiutare i medici nel riconoscimento e il trattamento precoce delle conseguenze neurologiche a lungo termine e stimolino ulteriori ricerche per approfondire la comprensione di queste condizioni.
“Questo studio mostra che gli individui che hanno contratto la Covid-19 hanno un rischio maggiore di sviluppare una vasta gamma di complicazioni neurologiche dopo 12 mesi, anche in coloro che non sono stati ricoverati in ospedale. I risultati di questo studio evidenziano la necessità sia per i sistemi sanitari che per le politiche pubbliche di affrontare le conseguenze neurologiche del Covid” concludono i redattori di Nature Medicine.

 

 

 

 

Fonte: http://www.doctor33.it/clinica/sequele-neurologiche-a-lungo-termine-del-covid-quali-sono-le-piu-frequenti-ecco-il-quadro/?xrtd=CYRVSRTRVLSSLATYRRPSYPL