Sequestrata a Napoli mezza tonnellata di alimenti scaduti
15 Giugno 2019Controlli su cibi etnici: metà dei ristoranti presenta irregolarità. In tutt’Italia, sequestri per oltre 128 tonnellate. Giulia Grillo: “Etnico non significa fuorilegge”.
Il Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri ha sequestrato, a Napoli, all’interno di un supermercato gestito da un cittadino cinese, ben mezza tonnellata di pollame e prodotti ittici, poiché rinvenuti in cattivo stato di conservazione, nonché trentatrè confezioni di uova di anatra salate (già cotte) destinatarie da parte del Ministero della Salute di segnalazione Rrasff (sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi con cui gli Stati membri scambio le informazioni sui rischi per la salute legati a determinati alimenti e mangimi) in quanto vietata l’importazione dalla Cina o da altro Paese terzo.
L’operazione condotta dall’Arma su tutto il territorio nazionale, nel solo mese di maggio 2019, ha consentito di portare a termine 515ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 242 strutture (pari al 47% circa degli obiettivi controllati). L’incidenza delle non conformità è sicuramente maggiore nel settore della ristorazione, dove il 48% dei locali controllati ha presentato delle irregolarità, mentre tale valore si riduce al 41% nei controlli a grossisti e depositi di alimenti etnici.
“Cibi scaduti, scongelati e ricongelati, mancato rispetto delle norme igieniche, etichette incomprensibili, importazioni vietate – dichiara il ministro della salute Giulia Grillo – ben vengano le cucine etniche, a tutti piace il sushi, ma ‘all you can eat’ non può fare rima con rischio di intossicazione alimentare: le regole valgono per tutti. Non si mette a rischio la salute dei cittadini con pratiche illegali per mantenere i prezzi stracciati. Spesso manca la conoscenza del nostro sistema di regole che è tra i più avanzati a livello mondiale e su questo bisogna lavorare. Grazie ai nostri Carabinieri del Nas che fanno luce su un settore in grande espansione e di grande richiamo soprattutto per le generazioni più giovani. A tutela di tutti sia ben chiaro che etnico non deve far rima con fuorilegge”.