Si partorisce o non si partorisce, al momento sembra di no
20 Novembre 2018Punti nascita di Polla e Sapri. Il Ministro della salute Giulia Grillo spedisce al mittente le responsabilità: “Solo De Luca può salvarli” anche perché i dati sottoposti alla valutazione del Ministero sono quelli forniti dalla Regione.
Il destino dei punti nascita degli ospedali di Polla e Sapri è nelle mani del Governatore De Luca. Questo in pratica è quanto è emerso da un incontro tenutosi stamane a Roma tra alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle ed il Ministro della Salute Giulia Grillo. A farsi portavoce delle istanze del territorio a sud della provincia di Salerno è stato Pietro Miraldi, del Movimento penta stellato, il quale ha sottoposto al Ministro tutte le perplessità relative ad una decisione che ancora una volta sembra penalizzare un territorio che da anni vede sottrarsi servizi. Lo stesso Pietro Miraldi si è però detto “deluso per l’esito dell’incontro”, in quanto il Ministro Giulia Grillo ha chiaramente scaricato ogni responsabilità sulla Regione presieduta da Vincenzo De Luca asserendo che il parere del Comitato Nazionale Percorso Nascite è il frutto di dati comunicati dalla stessa Regione Campania. Il Comitato ha dunque preso tale decisione tenendo conto che non è stato raggiunto il numero di parti previsti dalla legge, sia a Polla che a Sapri, e considerando il tempo utile che si impiega per raggiungere gli ospedali limitrofi. L’ospedale di Sapri, infatti, dista da quello di Vallo della Lucania 60 minuti, mentre ancora meno ci si impiega per raggiungere da Polla l’ospedale di Lagonegro. “Ma Lagonegro, ha fatto notare Miraldi al Ministro, non è in Campania, bensì in Basilicata: andrebbero considerati i costi per i parti fuori regione”.
Ma “l’Italia è una” ha risposto la Grillo, lasciando gli stessi parlamentari del Movimento 5 Stelle senza parole. Dunque, stando a quanto sostenuto dal Ministro, l’unico a poter fare qualcosa per salvare i due punti nascita è proprio Vincenzo De Luca, governatore e commissario alla sanità della Regione Campania. De Luca potrebbe impugnare la decisione del Governo e dare la proroga ai due punti nascita per ulteriori 12 mesi. A margine dell’incontro a Roma, Miraldi ha tenuto anche a sottolineare che, grazie anche al supporto dei Vigili del Fuoco e di esperti del territorio, verrà presentata al Ministero una documentazione che attesta il tempo reale che si impiega a raggiungere gli ospedali limitrofi, poiché, spiega Miraldi, “i tempi di percorrenza calcolati dal Ministero della Salute sono stati rilevati solo attraverso Google Map e non tenendo conto delle effettive caratteristiche del territorio”.