Simg: occorre una nuova medicina generale, più servizi sul territorio e digitalizzazione
23 Settembre 2022“I cittadini hanno bisogno di servizi di prossimità. Il modello oggi proposto è costoso e inefficiente. Mi auguro che il prossimo governo rifletta bene su processi e allocazioni di risorse che indeboliscono il territorio” sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG
La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG compie 40 anni e li celebra con un convegno al Ministero della Salute. Un’occasione per fare il punto sulle attività condotte in questi decenni, che hanno spesso reso la SIMG precursore dei tempi, ma soprattutto il punto di partenza per proporre una riforma della medicina generale, oggi più che mai urgente a fronte delle lacune emerse durante la pandemia e con la grande opportunità dei fondi del PNRR, che dovranno essere impiegati nei prossimi mesi. Uno spunto anche per sollecitare le forze politiche ad attribuire il giusto peso alla sanità e a destinarvi le risorse necessarie.
LA CONFERENZA AL MINISTERO DELLA SALUTE – La conferenza di presentazione del 40° anniversario di fondazione della SIMG si tiene martedì 20 settembre 2022 presso l’Auditorium “Cosimo Piccinno” del Ministero della Salute. Dopo il saluto istituzionale del Ministro della Salute Roberto Speranza, seguiranno gli interventi istituzionali della Sen. Annamaria Parente, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato; Ass. Raffaele Donini, Coordinatore commissione salute della conferenza delle regioni e delle provincie autonome; Dott. Antonio Gaudioso, Capo Segreteria Tecnica del Ministro; Dott. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. A seguire l’intervento del Presidente SIMG Claudio Cricelli “SIMG. Da 40 anni ci prendiamo cura dei cittadini di questo Paese” e la lettura di Walter Ricciardi, Presidente Word Federation of Public Health Association, “Il medico di medicina generale al centro del sistema sanitario nazionale”. Nel successivo dibattito intervengono Filippo Anelli – Presidente FNOMCeO; Marcello Cattani – Presidente Farmindustria; Beatrice Lorenzin – Responsabile Sanità Partito Democratico; Anna Lisa Mandorino – Segretaria Generale Cittadinanzattiva; Domenico Mantoan – Direttore Generale AGENAS; Silvestro Scotti – Segretario Generale FIMMG; la moderazione è di Federico Serra – Presidente IPPAA.
40 DI SIMG TRA IMPEGNO PER IL PAZIENTE E INIZIATIVE LUNGIMIRANTI – Fondata nel 1982, la SIMG in questi 40 anni si è fatta interprete del ruolo entrale della medicina generale nel nostro SSN e ha messo al centro il medico di famiglia come sentinella della salute di ogni cittadino. “Già nelle premesse era scritto l’obiettivo della nostra società: cambiare radicalmente la struttura, l’infrastruttura e le modalità di organizzazione ed erogazione delle cure territoriali – sottolinea il Prof. Claudio Cricelli – Siamo stati i primi a creare un software per la medicina e a definire la necessità di una cartella clinica che prendesse nota di tutte le caratteristiche e le evoluzioni dei pazienti di ciascun medico di medicina generale. La SIMG è nata con il concetto di presa in carico innato. Abbiamo sempre sostenuto la completezza della professione in tutte le sue componenti, compresa l’organizzazione del personale di studio e della figura infermieristica, quando negli studi medici c’era raramente personale, spesso non qualificato. Abbiamo formulato la prima proposta per la formazione specifica complementare, nell’ambito di un costate sostegno al concetto di specializzazione della medicina generale, come processo culminante di un percorso di formazione che ha preso il via solo negli ultimi decenni. Sin dall’inizio, la SIMG sosteneva la inscindibilità tra formazione prelaurea, formazione complementare/specializzazione e formazione permanente. A testimonianza di questa convinzione, la SIMG negli anni ha prodotto l’Alta Scuola, il College SIMG , Simg Lab e la Scuola di Simulazione”.
LA SVOLTA DI OGGI DELLA MEDICINA GENERALE E L’APPELLO ALLA POLITICA – Il raggiungimento del 40° anniversario proprio in questo momento ha un forte valore simbolico, vista la necessità di una riforma del SSN che parta da un nuovo ruolo della medicina generale. “Siamo lieti di constatare che finalmente in molti stiano comprendendo che la costruzione di una nuova e moderna Medicina Generale sia un processo appena abbozzato – afferma il Prof. Claudio Cricelli – Tuttavia, esprimiamo delusione per un impianto che capovolge il senso della medicina del territorio concentrando nell’hub le funzioni che invece dovrebbero essere potenziate nello spoke. In altri termini, la nostra proposta è di convogliare una maggiore quantità di servizi nella medicina del territorio, negli “spoke” periferici. I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi e che divenga l’alternativa allo spostamento fisico verso unità mastodontiche, come i distretti e le Case dalla Salute. Il modello oggi proposto è costoso e inefficiente. Mi auguro che il prossimo governo rifletta bene su allocazioni di risorse che indeboliscono il territorio, favorendo una visione centralistica e burocratica della Medicina delle Cure Primarie”.