Simone Figliolia: la cosa che amo di più al mondo è la mia famiglia

Simone Figliolia: la cosa che amo di più al mondo è la mia famiglia

8 Agosto 2024 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Simone Figliolia attualmente gioca da punta centrale nel Bitonto Calcio. Ha maturato due esperienze in serie C, Nocerina in C1 ed Arzanese in C2. Ha militato in molte squadre di serie D: Marcianise, Fidelis Andria, Sorrento, Altamura.

La passione per il calcio è nata spontanea o per un processo di emulazione perché altri un famiglia hanno praticato o praticano questo Sport?

La passione per il calcio è arrivata praticamente da quando sono nato…all età di 4 anni già ho iniziato a fare scuola calcio con mio fratello che era più grande di me di tre anni anche se non avevo gli anni giusti per iniziare la scuola calcio ancora

A volte dietro l’iscrizione di un bambino alla Scuola calcio c’è il desiderio dei genitori di veder fiorire un campione. Il che si traduce in un’aspettativa anche troppo pesante da reggere. Cosa si sente di consigliare ai papà che impongono questa scelta ai figli magari per vedere appagata una propria istanza frustrata?

I bambini si devono avvicinare a fare questo sport per divertirsi e non avere da subito l obiettivo di diventare qualcuno a livello calcistico…certo può essere un obiettivo ma deve venire spontaneamente, senza subire le pressioni dei genitori che ahimè, nessuno me ne voglia, ma a volte sono la rovina dei ragazzini…vedo e sento cose assurde…litigi durante le partite di ragazzini…i genitori non devono sfogare le proprie sconfitte sui figli…bisogna lasciarli vivere felici questi momenti di sport.

La Sua dieta tipo ed il suo piatto preferito.

Io mi faccio seguire da un nutrizionista sempre….ho fatto tante rinunce nella mia vita per arrivare a fare di questa passione il mio lavoro. E devo dire che se tornassi indietro le rifarei altre 1000 volte perché il calcio ti dà emozioni che nessun altro sport ti può dare. Gnocchi alla sorrentina, lasagna e provola. Sono questi i miei piatti preferiti mangiati ovviamente con molta moderazione.

 In quale squadra e con quale allenatore si è sentito particolarmente valorizzato?

Ho avuto tanti allenatori bravi e soprattutto ho giocato in tante squadre importanti però la squadra che porto nel cuore è il Sorrento calcio con il mister Maiuri..

Lì mi sentivo al massimo e mi sentivo valorizzato e amato dalla piazza e mi spingeva a performare al massimo…cito il Sorrento e non altre realtà calcistiche perché mi hanno aiutato nel momento  più brutto della mia vita ovvero la rottura del crociato…lì avevo iniziato a segnare con una continuità mostruosa e dopo poche partite ho avuto questo infortunio ma sia la società che il mister che i tifosi non mi hanno mai abbandonato

C’è qualcosa oltre al mondo dello Sport che rappresenta per lei un punto fermo irrinunciabile: gli affetti familiari, la fede..?

La mia famiglia è la cosa che amo più al mondo…

A volte ci scontriamo tanto per varie scelte ma per i miei fratelli e i miei genitori  ci sarò sempre, qualunque cosa accada.