Simone Lombardo: “Ogni bambino dovrebbe praticare e appassionarsi ad uno sport per crescere in maniera sana”
31 Gennaio 2022Nella pallavolo la tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte interna delle braccia unite. Quando il bagher è indirizzato all’alzatore si chiama appoggio. Sono stati i Cecoslovacchi a usare per primi la tecnica delle braccia unite, per respingere i palloni, che arrivavano a grande velocità. Le braccia venivano messe sotto la palla, come una scavatrice, dalla quale poi la tecnica ha preso il nome di bagher. Nel giro di vent’anni il bagher è diventato il più importante tocco dei tre, che si hanno a disposizione. Quindi ora non si può più parlare di tecnica di salvataggio, bensì di passaggio.
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un pallavolista di lungo corso: Simone Lombardo.
2010/2014 Papiro Volley, serie C; 2014/2015 Fiumefreddo Papiro Volley, serie B2; 2015/2016 Universal Catania, serie B1; 2016/2017 Bruno Euronics Papiro Volley, serie B; 2017/2018 Papiro Volley Fiumefreddo, serie C; 2018/2019 Papiro Volley Fiumefreddo, serie B; 2019/2020 Costa Dolci Papiro Volley Fiumefreddo, serie B; 2020/2021 Costa Dolci Papiro Volley Fiumefreddo, serie B; 2021/2022 Costa Dolci Papiro Volley Fiumefreddo, serie B.
Come hai vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia e il disagio legato alle indispensabili misure restrittive?
Ho vissuto il periodo iniziale in maniera molto attenta cercando di “proteggermi” in ogni modo rispettando le misure restrittive. Mi ritengo molto fortunato in quanto nonostante la situazione attuale non mi sia quasi mai fermato con gli allenamenti, grazie anche alle società che si sono dovute attrezzare ed organizzare per permettere di proseguire l’attività sportiva in sicurezza e nel rispetto delle norme anti-Covid.
La situazione oggi si presenta in maniera differente grazie all’introduzione del vaccino, il quale ci permette di vivere la situazione in maniera più serena. Con questo dico che la situazione rispetto ad un anno fa sembra essere migliorata, ma bisogna cercare di stare attenti per il bene di tutti. Ritengo sia importante in questo momento per ognuno di noi l’uso del buonsenso per cercare di limitare gli effetti devastanti di questa pandemia.
Quanti danni hanno causato allo sport e al Volley in particolare le chiusure indiscriminate della prima e la confuso se non cattiva gestione politica?
Il danno recato allo sport in generale è stato enorme. Dal punto di vista economico le società sportive da sempre riescono ad andare avanti grazie agli sponsor. Gli sponsor sono tutte quelle grandi, ma anche piccole aziende, negozi, attività commerciali che credono nello sport e decidono di investire. Durante la pandemia molte aziende sono state costrette a dimezzare o annullare il proprio contratto di sponsorizzazione, poiché il lavoro e le entrate hanno registrato un grosso calo. Di conseguenza molte società sportive hanno dovuto rinunciare all’iscrizione del campionato. Ad esempio, per quanto riguarda la pallavolo dalla serie B in giù sono stati rivoluzionati i campionati con nuove formule e mini-gironi. Un altro aspetto importante è stato il danno recato a noi atleti. Gli ultimi due anni sono stati nell’incertezza più totale a causa dei continui rinvii delle partite e con la paura della sospensione del campionato. Per un atleta non è facile pensare o accettare che il fine settimana ci sia il rischio di non scendere in campo.
Un altro problema significativo è stato l’assenza di pubblico in tutte le manifestazioni e competizioni che ha reso tutto più triste e anomalo andando a creare un ulteriore danno economico e sociale per società ed atleti.
Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute, ossia quanto è fondamentale l’attività sportiva per il mantenimento del benessere psicofisico?
L’attività sportiva gioca un ruolo fondamentale per il benessere psico-fisico di milioni di persone. L’assenza di sport sta influendo negativamente sulla forma fisica e mentale. La pandemia e le inevitabili misure restrittive hanno modificato gli stili di vita di ogni persona, si tende a mangiare in maniera disordinata senza seguire un’alimentazione bilanciata, il sonno è irregolare e tutto questo porta a disturbi fisici e perdita della forma fisica. La salute mentale con l’assenza di attività fisica viene messa a dura prova. Basti pensare ai livelli di stress e ansia fuori dal normale a causa di problemi economici, mancanza di lavoro e come se non bastasse l’idea di contagiarsi e le conseguenze legate alla malattia. La vita sociale di tutti noi è cambiata andando a colpire maggiormente i giovani che si rifugiano nello sport e usano tale come valvola di sfogo e per condividere tra di loro il tempo trascorso fuori di casa.
Cosa ti ha dato il Volley in termini di crescita personale, sociale e professionale?
Il volley mi ha dato tantissimo ed ormai per me non si tratta di un semplice sport ma di un vero e proprio stile di vita. Dal punto di vista personale la pallavolo ha avuto un ruolo fondamentale nella mia forma mentis. Ho iniziato a praticare la pallavolo all’età di sei anni anche se grazie a mio padre, atleta amante di questo meraviglioso sport, il pallone da pallavolo mi ha accompagnato fin dalla mia nascita. La pallavolo è lo sport di squadra per eccellenza ed io me ne sono innamorato perché adoro stare in palestra insieme ad i miei compagni, condividere emozioni, gioie e dolori e soprattutto mi ha fatto capire che con il singolo non si va da nessuna parte perché il gruppo prevale e la condivisione dello stesso obbiettivo ti permette di andare lontano. In poche parole, quando mi trovo in palestra ho la stessa sensazione di essere a casa.
Lo sport in generale va praticato perché aiuta a capire che per stare in un gruppo devi rispettare delle regole e allenamento dopo allenamento ti da delle vere e proprie lezioni di vita. Oltre al ruolo di atleta da diversi anni ho avuto la fortuna e l’opportunità di intraprendere, grazie alla mia società di appartenenza il Papiro Volley Fiumefreddo, il percorso di allenatore. Non è facile coniugare questi due ruoli poiché i sacrifici sono tanti, ma è anche vero che quando la passione è tanta, tutto passa in secondo piano e si torna a casa felici perché un bambino a cui hai spiegato un gesto tecnico è riuscito ad eseguirlo correttamente, oppure perché hai semplicemente dato una pacca sulla spalla ad un atleta rendendolo felice.
Posso affermare tranquillamente che praticare sport mi ha reso una persona migliore e sono convinto che ogni bambino debba avere la fortuna di praticare e appassionarsi ad uno sport per crescere in maniera sana e genuina, e apprendere già da piccoli come comportarsi nella vita di tutti i giorni.