Sindacati: si teme il collasso degli ospedali casertani
6 Novembre 2020I Coordinatori Sas e Rsu di Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursing Up Caserta, con una lettera aperta scrivono ai Sindaci della Provincia di Caserta, al direttore generale dell’Asl Ce, al direttore sanitario e, per conoscenza, anche ai direttori dei Presidi ospedalieri territoriali, ai direttori dei Distretti territoriali e alle segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursing Up Caserta, annunciando la prossima mobilitazione e denunciando: “Ancora una volta, con un atto endo-amministrativo, viene stravolta l’Organizzazione del Servizio Sanitario Aziendale dell’ASL Caserta. È quanto, infatti, viene prospettato con la nota protocollo Numero 253458/Asl CE del 18 Ottobre 2020 da codesta Spettabile Istituzione Aziendale, volta al potenziamento della rete di assistenza ospedaliera ed indirizzata alle Associazioni datoriali.
Non riusciamo a comprendere, nonostante le note Regionali che richiamano in più punti la riorganizzazione dell’intera rete Ospedaliera Campana con l’aumento di posti letto a disposizione dei P.O per l’emergenza Covid-19, il perché questa azienda Asl Ce emana dei provvedimenti atipici, riducendo l’assistenza ambulatoriale sui territori, accorpando reparti nelle strutture ospedaliere, tagliando posti letto ad un popolazione già di per sé con un indice occupazionale malati-posti letto minimo in confronto al numero esistente, pur sapendo che non si muore solo di Covid-19, e nello stesso tempo invece di assumere personale ex-novo come premesso nei DPCM Nazionali e Regionali per l’emergenza pandemica, trasferisce il proprio personale presso altre strutture territoriali.
Ancora una volta viene intrapresa una iniziativa di portata impressionante senza alcun confronto con le Organizzazioni di categoria che rappresentano lavoratrici e lavoratori di un settore già in grande sofferenza.
Avendo in mente che in un momento di Emergenza tutte le parti debbano assumere positivamente le proprie responsabilità, dare i contributi più opportuni e garantire la esigibilità delle scelte intraprese, siamo costretti ad evidenziare che, nelle condizioni date, la scelta effettuata da codesta Azienda, rischia in breve tempo di passare da rimedio a fonte di ulteriore criticità irreversibile”.
Infatti, ospedali classificati che operano già di per sé con una personale ridotto, in queste settimane sono maggiormente in difficoltà per l’elevato numero di professionisti ed operatori risultati positivi al Covid-19.
“Inoltre, non vi è alcuna certezza circa gli standard di sicurezza dato atto che quasi nessuna Azienda ha inteso attivare e sottoscrivere il protocollo d’intesa sulla sicurezza.
Infine, non risulta a questa Organizzazione Sindacale che il personale, tranne rarissime eccezioni, sia adeguatamente formato a fronteggiare l’emergenza. L’Unità di Crisi Aziendale, ben conosce il nesso inscindibile che esiste tra la sicurezza del personale sanitario che rischia di diventare una criticità enorme dato atto che un aumento ulteriore di casi di personale delle strutture positivo al Covid-19 comporterebbe, inevitabilmente, una riduzione della forza lavoro al momento in tutti gli ospedali della rete provinciale si registrano scene disordine generale, posti occupati in tutti i pronto soccorso e le osservazioni brevi degli ospedali non covid, intasati di ambulanze con pazienti sospetti e/o conclamati Covid e con pazienti giunti con patologie tempo dipendenti, i quali tutti restano spesso per ore sui mezzi di soccorso a rischio concreto di eventi infausti prima di trovare un posto appropriato ed essere sottoposti a terapie adeguate.
Per tutti i motivi esposti, stante l’attuale situazione che potrebbe determinare un imminente collasso della assistenza con interruzione di pubblico servizio e conseguenze drammatiche sulla salute dei cittadini, nonché essere causa di eventuali proteste con possibili ricadute sulla tenuta dell’ordine pubblico, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono alle SS.LL in indirizzo e chi legge per conoscenza, di intraprendere con urgenza qualsiasi provvedimento a tutela dei cittadini e dei lavoratori.
Con altrettanta fermezza rappresentiamo che queste OO.SS Sindacali attiveranno tutti gli strumenti di mobilitazione necessari a tutela dei cittadini e dei lavoratori. Le scelte strategiche non possono essere effettuate senza o contro coloro i quali devono realizzarle nella pratica”.