Situazione trapianti in Campania
29 Marzo 2021
“Prima di ogni cosa sento il dovere di ringraziare tutti coloro, che hanno contribuito in questo momento difficile per tutti noi, a diffondere la cultura della donazione e ad operare sul fronte dei trapianti. In particolare: le Direzioni Strategiche, i coordinatori locali, le equipe dei chirurghi, gli infermieri, gli ausiliari, le ditte delle pulizie e ad a tutti i componenti del Crt. Un ringraziamento particolare va alle Associazioni di volontariato racchiuse nel coordinamento denominato “ANCORA INSIEME”. Tutti loro hanno consentito in questo, periodo, di eseguire (mi riferisco al periodo che va da marzo 2020 a marzo 2021) 35trapianti di fegato nella nostra regione; 37trapianti di rene; 23 trapianti di cuore. Inoltre, sono state effettuate 137 osservazioni di cui 70 donazioni nel 2020 e 12 donazioni nei primi tre mesi del 2021”. Esordisce così Mariarosaria Focaccio, responsabile, in Regione Campania, della divulgazione dei temi relativi alle donazioni di organi ed dei trapianti.
“Il nostro direttore del Centro Nazionale Trapianti, il dottore Massimo Cardillo – Prosegue Focaccio – ha rilevato una diminuzione delle opposizioni alla donazione in Italia ed in Campania. In particolare, deducendo che durante questa drammatica pandemia i cittadini hanno acquisito, maggiore fiducia nel sistema sanitario, maggior rispetto negli operatori. Osservare, tanti medici ed infermieri che, a volte, hanno sacrificato la loro vita per combattere il coronavirus, ha proiettato un immagine diversa del Sistema sanitario alla popolazione. Tutto ciò si è tradotto, evidentemente, in una maggiore fiducia in tutti i casi in cui viene richiesto alle famiglie la donazione degli organi”.
“Bisogna ripartire verso una nuova fase, incrementando ancora di più donazioni e trapianti, per ottenere che si possa garantire sempre maggiori chances ai pazienti abbreviando i tempi di attesa e garantendo la possibilità a tutti di ottenere, attraverso il dono, l’inizio di una nuova vita. Una rinascita nella rinascita.
La rete trapiantologica italiana ha retto molto bene l’urto determinato da questa pandemia. Osservando la Francia, la Spagna e la Gran Bretagna che hanno registrato un calo drammatico, l’Italia, su questo fronte, ha retto molto bene, come dimostrano i numeri. Infatti, nella nostra nazione c’è stato un grande slancio di generosità e molti cittadini hanno detto si alla donazione”.
“Bisogna lavorare ancora di più sulla comunicazione – continua la dottoressa Focaccio – bisogna far spiegare ancora meglio ai cittadini l’importanza dei risultati dei trapianti tramite la donazione. La regione Campania, da circa 9 anni, sta operando una campagna divulgativa e di sensibilizzazione con buoni risultati; ma non eccellenti, perché si registra, ancora, un numero alto di opposizioni.
Evidentemente ancora non se ne è parlato abbastanza. Forse ancora non c’è la cultura del donare, lo sii nota nelle rianimazioni: le persone non conoscono la differenza tra coma e morte cerebrale, con la conseguenza che al momento della richiesta di donazione i familiari si oppongo pensando che il loro caro si possa riprendere dal coma. Purtroppo la morte cerebrale non è coma, e il coma fortunatamente non morte cerebrale”.
L’11 aprile in occasione della Giornata Nazionale della Donazione degli Organi Tessuti e Cellule, il Servizio Divulgazione donazione organi, tessuti e cellule della regione Campania, diretto dalla dottoressa Mariarosaria Focaccio, in sinergia con il Centro Regionale Trapianti, diretto dal dottor Antonio Corcione, illumineranno in segno di una nuova vita, la luce della speranza.
“Illumineremo con i colori della bandiera italiana, tutti i palazzi del governo della regione Campania, ed i nostri monumenti. A Napoli: il Maschio Angioino, la fontana di piazza Municipio, Palazzo Salerno, la base della Marina Militare, il palazzo della Prefettura.
A Caserta: la Reggia Vanvitelliana, il Palazzo del Prefettura, il Palazzo di città.
A Salerno: il Palazzo della Prefettura, il Palazzo di città, il Tribunale.
Ad Avellino: il Palazzo della Prefettura, il Palazzo di città, Il Palazzo della Provincia, il Tribunale.
A Benevento: il palazzo della Prefettura, il Palazzo di città, il Tribunale, il Duomo di Santa Sofia, l’Arco di Traiano.
La pandemia ci ha penalizzato ma non ci ha fermato” – conclude Mariarosaria Focaccio.