Smi, “I medici di Continuità assistenziale non possono essere i sostituti del 118”
1 Settembre 2021“La carenza di personale del 118 nella Asl Napoli 1 Centro ed anche nella provincia risulta essere un problema strutturale a cui si vuole rimediare, mettendoci una toppa, sostituendo i medici dell’urgenza con quelli della continuità assistenziale. In questo modo si coinvolgono professionisti di un altro settore medico, una soluzione che non è appropriata per gli interventi di urgenza” così Lugi De Lucia, Segretario Regionale della Campania del Sindacato Medici Italiani in una dichiarazione.
A questo si aggiunge la decisione, di questi giorni – denunciano dal sindacato medico – della dirigenza dell’Asl Napoli 3 Sud di attivare, con un ordine di servizio, in caso di codice rosso, l’impiego nei turni notturni dei medici della Continuità Assistenziale. “Questa è una soluzione sbagliata – dichiarano dallo Smi – in quanto si costringono professionisti medici che non hanno né le strumentazioni mediche, né la competenza clinica, d’intervenire su pazienti bisognosi d’interventi di medici di emergenza/urgenza. In questo modo si mettono a rischio i pazienti bisognosi di interventi urgenti e si espone i medici della Continuità Assistenziale ad eventuali errori professionali”.
Perché il Servizio di Emergenza Territoriale del 118 della Asl Napoli 1 Centro e della provincia si sono ridotti così? si chiede il sindacalista del Smi. “Da molti anni s’interviene, ormai, con poche unità, con un ridimensionato di organico e di mezzi conclude De Lucia – bisogna, per questo, prendere atto delle mutate esigenze sanitarie della provincia di Napoli e della Regione Campania riorganizzando l’intero servizio del 118”.