Smi, il senso di  responsabilità dei medici di famiglia sta evitando il tracollo completo dei pronto soccorso

Smi, il senso di responsabilità dei medici di famiglia sta evitando il tracollo completo dei pronto soccorso

10 Gennaio 2025 Off Di La Redazione
Sono centinaia le visite ambulatoriali e domiciliari ai pazienti fragili effettuate dai medici di famiglia in regione a seguito del picco d’influenza e di virosi respiratorie a Napoli in Campania. Così Giovanni Senese, Segretario Regionale SMI.
I medici di famiglia sono a lavoro per 12 ore al giorno, nonostante i rallentamenti amministrativi legati ai nuovi codici del Nomenclatore Nazionale per le ricette.
Solo grazie alla abnegazione dei medici di medicina generale si sono ridotto gli accessi ai pronto soccorso in tutta la Regione, nonostante le criticità organizzative di alcune Aziende Sanitarie Locali, che non possono ricadere sulla nostra categoria.
Sono migliaia, infatti, i pazienti campani che al momento non hanno il medico di medicina generale e che di sera si recano presso i presidi della continuità assistenziale (ex Guardie Mediche) per le cure.
Per questo chiediamo misure che incentivano le giovani generazioni ad intraprendere la professione di medico di medicina generale oltre ad auspicare un potenziamento dell’ex Guardie Mediche, che insieme agli ambulatori dei medici di famiglia possono svolgere un efficace filtro nelle cure e impedire il sovraffollamento ai Pronto Soccorso degli ospedali di Napoli e della Campania.