Smi Na 1, medici di famiglia “uccisi” dalla burocrazia
4 Febbraio 2023La segreteria Smi di Napoli lancia l’allarme:” L’Aumento dei carichi burocratici per i medici di medicina generale a Napoli e Provincia sta sottraendo tempo prezioso alla assistenza sanitaria “.
Negli ultimi giorni,comunicano dallo Smi di Napoli, si registra un costante aumento dei carichi di lavoro amministrativi e burocratici a carico degli studi dei medici di medicina generale in tutta la Regione:
– registrazione e compilazione dei piani terapeutici per patologia cardiovascolare FANV nota aifa 97(precedentemente effettuati solo dai cardiologi specialisti)
- registrazione e compilazione dei piani terapeutici – Nota Aifa 99 – per farmaci apparato respiratorio BPCO(precedentemente effettuati solo dagli pneumologi specialist);
- Intera gestione del paziente diabetico sia per la prescrizione e rinnovo dei presidi che per i farmaci in nota 100 aifa(precedentemente effettuato solo dai centri diabetologici.Di fatto si è trasformato lo studio del mmg in un centro diabetologico vero e proprio;
- compilazione delle schede SVAMA e SVAMDI per patologie neuropsichiatriche (precedentemente effettuati dalle UOSM unita’ saluta mentale che da alcuni giorni non le effettuano piu’ rinviando ai mmg pazienti critici e di difficile gestione per il mmg che non è psichiatra.
Si sottolinea, aggiungono dallo Smi, che questi ultimi carichi burocratici AGGIUNTIVI richiedono per la esecuzione una attenta visita in studio del paziente e una valutazione dei parametri e delle analisi effettuate, di fatto allungando le attese per tutti gli altri assistiti.
La mancata partenza della ricetta dematerializzata a carico degli oncologi e degli altri specialisti, come annunciato, aggiunge ulteriori carichi di lavoro non di competenza e crea disagi agli ammalati oncologici.
Persiste, inoltre – omissione molto frequente, da parte dei pronto soccorso e degli specialisti – la mancata redazione ed esecuzione dei certificati di malattia su sistema ts coaì come previsto dalle normative vigenti.
“Queste criticità, aggiunte a tutte le precedenti già note, riducono il tempo disponibile per la assistenza clinica ed aumentano i costi di gestione dello studio. Questo è uno dei motivi per cui molti colleghi, anche giovani, lasciano la medicina generale in Campania per altre occupazioni professionali più dignitose per il professionista e più remunerative”.
Dallo Smi di Napoli l’appello alla Regione ed alle Asl a voler riorganizzare la gestione burocratico amministrativa dei piani terapeutici per decongestionare gli studi dei medici di medicina generale che sono affollatissimi quotidianamente all’inverosimile.