Smi: no al coinvolgimento della Continuità assistenziale nelle emergenze urgenze del 118
30 Dicembre 2020“I continui e ripetuti attacchi provenienti dalla Centrale Operativa dell’Asl NA1-Centro del Servizio 118 nei confronti del Servizio di Continuità Assistenziale (C.A.) accusato di inadempienza, risultano essere del tutto impropri, strumentali ed inaccettabili oltre che lesivi dell’immagine stessa. Si mette, così, a repentaglio un intero settore della medicina convenzionata agli attacchi dell’utenza. Tale modus procedendi, che rispediamo al mittente, in realtà nasconde una totale incapacità di gestione del servizio del 118 stesso. La cattiva gestione del 118 riversa su altre branche della medicina la continua malagestione tecnico-organizzativa di tale delicato e nevralgico settore dell’Emergenza Territoriale”, così Giovanni Senese, responsabile nazionale per la Continuità Assistenziale e Luigi De Lucia segretario, regionale SMI Campania in una nota congiunta sulle recenti vicende che hanno interessato alcuni medici campani della Continuità Assistenziale.
“Ci chiediamo perché il Servizio di Emergenza Territoriale del 118 che da anni, già in epoca pre-Covid, lavora in ambasce, con poche unità, ridimensionato nel proprio organico e nei propri mezzi, invece di adeguarsi alle mutate esigenze territoriali della Regione continua ad ostinarsi a mandare avanti una tale, compromessa, organizzazione, senza rivendicare dalla politica sanitaria regionale un piano di ristrutturazione e di riorganizzazione, alla luce dell’incapacità di gestire le richieste e le aspettative del territorio?” si chiedono i due sindacalisti del Sindacato Medici Italiani.
“Gli ultimi avvenimenti riportati dai giornali e dai media del 24 scorso, in cui colleghi della Continuità Assistenziale venivano obbligati a salire sulle ambulanze del 118 per fronteggiare richieste di visite giunte alla Centrale Operativa del trasporto in emergenza poiché prive di medici emergentisti, rivelano in modo inequivocabile che la gestione di tale fondamentale servizio risulta essere del tutto disastrosa e catastrofica”.
“Si lavora di fantasia cercando soluzioni all’esterno, sempre sul territorio, coinvolgendo altri servizi come la C.A. con imposizioni d’intervento del tutto inaccettabili!”.
“Si deve spiegare, invece, alla Centrale Operativa del 118 di Napoli che la Continuità Assistenziale è un servizio completamente distinto e separato dal 118 e che pertanto su questa non hanno nessuna legittimazione di comanda. Nessuna idea bizzarra, inoltre, di una Centrale Unica può essere realizzata sul territorio in quanto i due servizi rispondono ad esigenze lavorative completamente differenti”.
“Il 118 è nato, infatti, per l’emergenza territoriale mentre la Continuità Assistenziale risponde ai codici bianchi e, pertanto, le due tipologie di servizio sono lontanissime anni luce tra loro, sono inoltre regolati da norme contrattuali del tutto distinte ed inquadrati da un Accordo Collettivo Nazionale e da un Accordo integrativo Regionale completamente diverso”.
“Alla luce di quanto accaduto, diffidiamo la Centrale Operativa del 118 dell’Asl NA1-Centro dal perpetrare tale insolita richiesta di intervento nei confronti della Continuità Assistenziale”.
“Si cercassero le adeguate e giuste soluzioni di politica sanitaria alla malagestione cronica, sia sotto il profilo dirigenziale, sia tecnico-organizzativo, sia sotto il profilo del contingente sanitario, invece di rincorrere ad idee fantastiche e irrealizzabili di una centrale unica dei due servizi”.
“Occorre ancora una volta ribadirlo a chi forse sotto il profilo sindacale non conosce i contratti di lavoro dei due settori (E.T. e C.A.) che la Continuità Assistenziale, alla luce del Ruolo Unico previsto dalla vigente Legge dello Stato (Legge 189/12 – Legge Balduzzi), rientra a pieno titolo nel settore della Medicina Generale per la gestione dell’assistenza sanitaria territoriale e sarà integrata nelle neonate AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) della MMG come già stabilito di recente anche nell’A.I.R. Stralcio della Campania del Dicembre 2019, ciò appena la contrattazione in S.I.S.A.C. (interrotta causa Covid-19) sancirà, ope legis, le modalità organizzative della stessa nelle istituende A.F.T.”
“Da parte nostra difenderemo sempre i colleghi medici e sanitari del 118 e quelli della Continuità Assistenziale; la nostra solidarietà non verrà mai a mancare, soprattutto nell’era del Covid -19, nonostante i gravi errori di gestione della centrale operativa del 118 dell’A.S.L. NA1”.
“Per la Continuità assistenziale, invece, continueremo a difendere questo servizio di medicina generale contro manovre più o meno occulte che lo vorrebbero sopprimere” concludono Senese e De Lucia.