Soresa, candidati a direttore…si riaprono le danze

Soresa, candidati a direttore…si riaprono le danze

22 Maggio 2019 0 Di Gaetano Milone

Si riaprono termini, e giochi, per l’incarico di vertice della società che, nei piani del governatore, avrebbe dovuto sostituire l’Arsan, segnatamente nella raccolta e gestione dati.

Riaperti i termini per la presentazione delle domande di direttore generale della Soresa, la società regionale per la sanità, “organismo in house della Regione Campania che realizza azioni strategiche finalizzate alla razionalizzazione della spesa regionale sanitaria e degli enti locali.

Nessuna meraviglia! Seguendo una consolidata prassi che vuole che gli atti importanti vengano visti e rivisti – il bando per l’affidamento del servizio di elisoccorso dopo quattordici anni di proroghe, rimandi e modifiche, non riesce ad atterrare sulle scrivanie di chi ancora non ha provveduto alla nomina della commissione esaminatrice – anche per la nomina del nuovo Direttore Generale si procede con i piedi di piombo, di rimando in rimando.

All’avviso pubblicato nell’ottobre del 2018 con approvazione, da parte del responsabile del procedimento, dell’elenco dei partecipanti con indicazioni delle domande presentate, del 28 novembre 2018, ha fatto seguito una delibera con richiesta d’integrazione, da parte del Consiglio d’amministrazione, del 5 febbraio 2019 e, quindi, il 16 maggio 2019, la delibera con la riapertura dei termini per la presentazione delle domande, con scadenza 30 giorni dopo la pubblicazione sul Burc (Bollettino ufficiale Regione Campania).

Bazzecole, quisquiglie, pinzellacchere, avrebbe detto Totò. Noi ci limitiamo -guadandoci intorno dopo il clima da inquisizione che si respira in Soresa – a seguito della pubblicazione di articoli su un quotidiano nazionale relativo a promozioni “facili”  ed avanzamento di carriera  a discapito di chi, e sono tanti, pur avendo titoli e professionalità, rimane relegato in Purgatorio –  a chiederci se è venuto il momento di dare una svolta all’operato di Soresa, finita anche sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti “perché in contrasto con gli scopi per cui era stata creata”.

O, invece, l’obiettivo del bando potrebbe essere quello di procedere ad un semplice “affiancamento” dell’attuale direttore che, tra l’altro, potrebbe così conservare la carica di direttore generale del personale e continuare nel ruolo di interlocutore unico dei sindacati? Fantasoresa? Vedremo.