Soresa, il “bando del nostro scontento”

Soresa, il “bando del nostro scontento”

17 Marzo 2019 0 Di Gaetano Milone

Non è bastata la grande energia del presidente De Luca, la nuova gara per affidare e garantire il servizio di elisoccorso in Campania proprio non riesce a decollare.

Pesce d’aprile 2019: più che la tradizione potè il bando dell’elisoccorso targato Soresa. La scadenza del termine (primo aprile) per la ricezione delle offerte, al fine di aggiudicare la gara dell’affidamento del servizio di soccorso con elicottero idoneo ad eseguire operazioni Hems, Hsar, Haa e Hho – a supporto del servizio medico d’emergenza per il territorio della Regione Campania – viene prorogata alle ore dodici del 19 aprile, fissando per il giorno 23 aprile (2019
s’intende!) alle ore 19.00 la “prima seduta pubblica avente ad oggetto la constatazione delle offerte pervenute”.
Magari in Soresa avranno pensato che la data fissata per la scadenza poteva ingenerare qualche perplessità per i partecipanti e quindi, tagliando la testa al pesce, pardon, al toro, ecco farsi largo la decisione di cambiare il termine ultimo per la presentazione delle domande. Ci poteva stare? Si, a rigore di legge, ci poteva stare, anche perché di fronte tutti questi anni di attesa (quindici) venti giorni in più non sono significativi.

Le problematiche, infatti, hanno ben altra sede. Analizzando atti e dati concreti dal nuovo bando per l’affidamento del Servizio di elisoccorso, viene naturale porsi alcune domande alle quali, addetti ai lavori e semplici cittadini non riescono a dare risposta. Proveremo a “girare” tali quesiti direttamente a Soresa che, siamo certi, riuscirà a dipanare i nostri dubbi.

Perché come destinazione sanitaria e, quindi, di eventuale smistamento in altri ospedali è individuato solamente il Cardarelli di Napoli e non vengono aggiunti altri ospedali, quale quello del Mare, ed altri ancora di rilevanza nazionale? Questo significa che provvederemo ad eventuali trasferimenti dei pazienti con ambulanze via terra? Perché, gli operatori sanitari (un medico rianimatore, un infermiere professionale ed un eventuale operatore di soccorso alpino, necessario in ambienti ostili) sono a carico della stazione appaltante e non della società aggiudicatrice di gara, così come avviene tutt’ora? Perché è stato rettificato il servizio antincendio che è a carico della stazione appaltante? E come mai l’attuale spesa per il mantenimento del servizio è aumentata a dismisura rispetto alla vecchia gara il cui servizio è stato prorogato nel tempo senza sostanziali ritocchi? E come mai l’isola di Capri resta ancora interdetta ai voli notturni per le prescrizioni di sicurezza dell’Enac a cui nessuna stazione appaltante o società aggiudicatrice ha
mai ottemperato? Ed ancora, perché non attivare la piazzola in zona Asi ad Avellino a qualche centinaia di metri in linea d’aria dall’ospedale Moscati? Ed infine, tanto per evitare di diventare ridicoli, a cosa serve individuare come piazzola per l’atterraggio quella dell’aeroporto militare “Amendola” di Bari? La domanda, a questo punto, sorge spontanea. Ma qualcuno in Soresa, oltre a quelli che lo hanno scritto, il bando lo ha letto?.