Sorrento, arriva l’estate e l’ospedale va in “vacanza”
31 Maggio 2019Al super afflusso del periodo estivo, determinato dal consueto assalto turistico, si risponde con l’assottigliamento del personale. Se logica c’è, sfugge ai più.
All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento tira aria di smobilitazione. Ai guasti procurati all’edifico dall’incuria umana (la facciata priva di intonaco ed a rischio incolumità pubblica viene immortalata dai turisti come testimonianza di archeologia sanitaria), al dimezzamento dei posti letto in alcuni reparti per “lavori in corso” (manca la tabella “stiamo lavorando per voi”), si aggiungono l’“unificazione” di alcuni reparti (perdita di autonomia e personale medico) con ospedali di città lontane.
È il caso dell’ortopedia, fiore all’occhiello dell’ospedale sorrentino, che ha visto poco più di un mese fa la nomina del primario, Lello D’Ambra, a dirigente dell’ortopedia dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, “unificata” quindi, con quella di Sorrento. Niente di grave potrebbero dire gli utenti della penisola sorrentina e della costiera amalfitana che si avvalgono dell’operatività dell’ortopedia del Santa Maria della Misericordia dove è noto esistono ben tre sale operatorie contro le due di Castellammare di Stabia (una è dedicata all’emergenza) dimenticando che con questo provvedimento la struttura sorrentina passa da “complessa” a “semplice” perdendo moltissimi benefici in termini di assistenza per i cittadini.
Un’operazione del genere fu già portata avanti, tempo fa, per il reparto di cardiologia sorrentina, nominando un nuovo dirigente “comprensoriale” al San Leonardo, privando Sorrento di servizi fondamentali. Oggi tale reparto manca ancora di un primario e molti esami ambulatoriali vengono dirottati al distretto di Sant’Agnello (ex ospedale Mariano Lauro) con grosse liste d’attesa. E proprio a proposito del distretto 59 di Sant’Agnello va denunciato ancora una volta la mancanza del medico specialista di neuropsichiatria (dopo le dimissioni del precedente specialista) per cui sono bloccate prescrizioni presso centri di riabilitazione, ore di sostegno scolastico, incontri con le scuole per valutare i progressi di apprendimento dei ragazzi disabili.
Dopo la chiusura del centro d’igiene mentale di via Del Mare a Sorrento, le denunce sui ritardi dei risultati di mammografie rientranti nello screening pubblicizzato ai quattro venti nei comuni della penisola, l’allarme di chiusura del pronto soccorso del De Luca e Rossano di Vico Equense e la mancanza di branche specialistiche (per un pronto soccorso di oculistica o otorinolaringoiatra tanto per citarne qualcuna, bisogna andare a Castellammare di Stabia), contro l’ultimo provvedimento di declassamento dell’ortopedia sorrentina, occorre mobilitarsi, chiedere verifiche alla Regione ed allo stesso Governo centrale, sullo stato dell’assistenza sanitaria per i cittadini della penisola sorrentina oggi città europea con migliaia di turisti, biglietto da visita della nostra sanità nel mondo.