Massa Lubrense capitale dei “distratti”, c’è anche un concessionario abusivo
24 Settembre 2022Una concessione demaniale a terra e a mare scaduta dal 2020, con la presenza sul tavolato di uno dei più famosi diving della costiera con annessa pericolosissima stazione di ricariche bombole ed un ufficio all’aperto per un premiato charter dal vorticosissimo giro d’affari con imbarcazioni alla fonda che ostruiscono un canale di passaggio ad uno scalo di alaggio pubblico.
Succede anche questo in un angolo di paradiso della terra delle Sirene, nel porticciolo di Marina della Lobra a Massa Lubrense.
A scoprire le “malefatte” di uno storico concessionario, oggetto di varie segnalazioni all’autorità marittima (addirittura impediva l’attraversamento di un pezzo della sua concessione abusiva a residenti con imbarcazione ormeggiate in un piccolo specchio acqueo pubblico, di cui rivendicava il falso possesso, in passato, estorcendo denaro per l’uso), l’Ufficio Locale Marittimo di Massa Lubrense ed i tecnici del servizio urbanistico e del demanio dello stesso comune.
Incredibili i risultati della “visita” al “concessionario” d “uno stabilimento elioterapico ed annesso ristorante” e di una concessione demaniale marittima (mq 705,00), di Marina della Lobra, effettuata il 29 agosto.
Entrambe le concessioni, rilasciate il 21/01/2009 e prorogate fino al 31/12/2020 secondo l’ordinanza di sospensione lavori pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Massa Lubrense il 15 settembre 2022, sono scadute perché non rinnovate! E forse non rinnovabili perché esistono abusi!
Inoltre sullo stabilimento balneare attualmente sono state accertate, tra l’altro, in aggiunta ad una veranda abusiva già rilevata da sopralluoghi nel 2000 con ordinanza di demolizione mai eseguita“ ed altri abusi, posa di una passerella in legno a collegamento tra la banchina e lo stabilimento balneare, cabina spogliatoio in legno ad uso del diving, variata nelle misure, cabina spogliatoio adibita a deposito, banco adibito a biglietteria per società charter, struttura di 84 metri quadri con arredi che fanno ipotizzare uso diverso da quello specificato in concessione, vecchia struttura in ferro e tavolato su cui insistono 4 vecchie cabine con tavolato fatiscente che costituiscono pericolo per la pubblica incolumità e come ciliegina sulla torta
“ Agli atti d’Ufficio per quanto riscontrato, non si rileva alcun titolo di assenso o autorizzazioni, condono edilizio, permesso a costruire, domanda di accertamenti di conformità, né tantomeno la richiesta di proroga delle concessioni per il mantenimento dello stabilimento balneare e specchio acqueo”. Siano a Massa Lubrense o nella Repubblica delle Banane?. Nel frattempo il concessionario “abusivo” continua ad incassare centinaia di migliaia di euro in barba alle leggi dello Stato.