Sorrento, per imperizia scoppia conduttura del gas
4 Agosto 2023Un mix di cavi Enel e condotte del gas tra importantissime vestigie romane.
E la Soprintendenza sta a guardare mentre il mondo scientifico resta perplesso sulla tutela e conservazione dei beni culturali a Sorrento.
Una città che ha perso la memoria
Chi ha assistito, ieri l’altro in via Tasso, allo scoppio di un’adduttrice principale del gas per l’incauta “perforazione” causata da uno dei mezzi adibiti allo scavo per i lavori Enel, parla di tragedia sfiorata e di un miracolo del Santo Protettore.
Il violentissimo getto di gas nell’atmosfera per fortuna non ha incontrato nessuna “scintilla” che ne potesse causare lo scoppio ma restano in piedi preoccupanti interrogativi sul come vengono fatti i lavori pubblici a Sorrento e chi controlla tale effettuazione.
La domanda sorge in particolare proprio nell’area del Centro storico (antistante la basilica di San Paolo) interessata dalla scoppio per sapere a che profondità è stata collocata la condotta del gas e se la Soprintendenza ha dato l’ok all’effettuazione dei lavori considerata la presenza di mura romane venute fuori all’inizio dei lavori e subito coperte e, chi era il direttore dei lavori, durante la posa della condotta del gas che si presume abbia omesso (cosa gravissima) di comunicare la presenza di vestigie romane.
Ed ancora, come mai è trascorsa più di un’ora dalla rottura del tubo e l’intervento dei tecnici a bloccare la fuoriuscita del gas.
Interrogativi preoccupanti per i cittadini “abbandonati” al proprio destino dall’inettitudine di chi si occupa e preoccupa esclusivamente di “feste, farina e forca”.
(foto Antonino Fattorusso).