Sorrento: terra di nessuno ne è convinto Augusto Maresca
11 Agosto 2023Sulla magnifica terrazza Belvedere dei Cappuccini a Sant’Agnello, in una splendida serata di agosto, si dialoga con l’avvocato Augusto Maresca sulla difficile situazione che si sta vivendo in penisola sorrentina, in questi ultimi anni, in seguito alle repentine trasformazioni prodotte dal dio denaro.
Pur abitando a Piano di Sorrento, ci dice l’Avvocato Maresca, “poco frequento la vicina Sorrento, per evitarmi la sofferenza che mi dà il vederla così trasformata e non certamente in meglio. Mi dicono che, dopo la parentesi della pandemia (peraltro non tanto negativa per albergatori e ristoratori) c’è un boom turistico fino a Natale: tutto pieno; alberghi, pensioni,case vacanze e B&B… per pranzare occorre prenotarsi, si fa la fila ad aspettare il proprio turno…i prezzi alle stelle…
Vi sono giorni nei quali il centro cittadino si potrebbe paragonare alla Casbab, talmente v’è confusione di gente: turisti, villeggianti nostrani, …si direbbe un mondo arabo, con soggetti che, al posto del cammello, trascinano il loro trolley.
Ma tutto questo a chi giova? Una domanda ricorrente che faccio a me stesso
Non certamente a quei cittadini locali che pagano le tasse e che ricevono, in cambio non un “servizio”…ma un disservizio con viabilità e traffico caotico ed inquinato. Senza contare la malasanità ed i pericoli alla persona stante il numero di incidenti che si verificano specie in punti cruciali come via Degli Aranci, Capo di Sorrento e via dicendo.
Manca un minimo di sicurezza sulle strade e sulla tutela della persona. E non mi riferisco ai soliti “tozza tozza”, ma a quei sinistri nei quali perdono la vita tanti giovani o subiscono serie lesioni alla persona. C’è molta poca attenzione da parte delle autorità, interventi tardivi e poco efficaci dopo che è avvenuto il peggio. Senza contare le paralisi del traffico che va subito in tilt dove avviene il sinistro”.
L’avvocato va indietro nel tempo e ci racconta che “una volta quando vi era la Pretura ed il Magistrato sul posto aveva gli stessi poteri di indagine della Procura e poteva intervenire nell’immediato, era tutto diverso; veniva chiamata la polizia stradale che provvedeva, con piena competenza ai rilievi, ai primi rilievi, prima che i veicoli venissero rimossi, rilievi determinanti per stabilire le responsabilità. Oggi le indagini si conducono in maniera diversa. Oggi? Le forze dell’ordine sono tempestivamente allertate? Intervengono prontamente? E il problema del trasporto dei feriti, con i ritardi delle ambulanze che mancano sul posto e devono venire da zone limitrofe…
In questo periodo si sono già verificati incidenti mortali o con feriti gravi a Punta Scutolo, nelle arterie principali, via mare e con quale risultato? Non certamente lusinghiero per un paese che si definisce turistico e che inspiegabilmente ha ancora il “boom” degli stranieri, nonostante i lutti sulle svariate vie…forse perché, secondo la letteratura moderna, la vita umana vale meno di niente, purché circoli il denaro”.