Massa Lubrense, uomo in mare? No, mucca in mare
24 Agosto 2024E’ comparsa questa mattina all’improvviso nello specchio d’acqua tra gli isolotti dei “Galli” e l’”Isca”, il buen ritiro di Eduardo De Filippo oggi trasformato in location di super lusso dai nuovi proprietari.
La carcassa in carne di una mucca da latte forse caduta in mare in cerca di refrigerio “naviga” dalle prima ore dell’alba nelle acque “proibite” agli animali, dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella” annegata mentre tentava di raggiungere molto probabilmente il famoso “campo boe” a pochi metri dalla costa, fra il Fiordo di Crapolla e la nuova residenza per ricchi dell””Isca”.
Certamente l’avvistamento della carcassa della mucca ha creato scompiglio nel famoso “Torrione”, a Massa Lubrense, realizzato nel 1600 a difesa dell’attiguo collegio dei Gesuiti ed oggi sede dell’Area Marina Protetta con un direttore in ferie, ( (i soliti bene informati lo trovano fuori zona a caccia di quaglie sua grande passione totalmente in contrasto con la difesa dell’ambienta marino – “l’uomo giusto al posto giusto”) , ed impegnati in tour turistici, con le proprie imbarcazioni “autorizzate” a navigare di molto oltre i limiti consentiti (14 nodi certificati dall’AIS da loro stessi imposto anziché i cinque consentiti)
Un recupero difficile, considerato che lo stesso spazzamare in dotazione all’Area Marina Protetta è alla fonda nel porto di Marina di Cassano a Piano di Sorrento da inizio estate senza che venga usato.
Una deriva amministrativo- organizzativa da parte dell’Area Marina Protetta quest’anno in concorrenza sleale con i charter, perchè naviga anche in zone agli altri interdette, con rappresentanti dei comuni in seno al Comitato di Gestione, assenti – il delegato di Sorrento, dimissionario da mesi ancora non è stato sostituito – e da Ente di Protezione dell’Ecosistema Marino a “Società” di navigazione.