SOS incendi in Penisola sorrentina
15 Agosto 2021Le foreste del Mediterraneo stanno bruciando. In Italia, dove all’inferno della Sardegna, che ha distrutto oltre 20 mila ettari di territorio, boschi, oliveti e campi coltivati costringendo 1500 persone ad evacuare, stanno seguendo devastanti roghi anche in Sicilia, Calabria e Abruzzo.
Ma è allarme rosso in tutto il mediterraneo: in Grecia, sull’isola di Rodi e nel Peloponneso, in Turchia, dove oltre 100 incendi sono scoppiati a fine luglio sulle coste dell’Egeo e del Mediterraneo e oltre alle foreste stanno mettendo in ginocchio la fauna selvatica.
A partire dal 2017 una nuova generazione di incendi è apparsa nell’Europa mediterranea, superando per dimensione e portata i grandi incendi. Si tratta dei mega-incendi, che generano vere e proprie tempeste di fuoco. L’uomo è responsabile della quasi totalità degli incendi, che possono essere accidentali, causati da negligenza o generati intenzionalmente. La presenza di vegetazione spontanea crea condizioni favorevoli al diffondersi delle fiamme, complice l’aumento significativo delle temperature medie globali provocate dal cambiamento climatico.
In Europa si stimano in circa 3 miliardi di euro l’anno i danni prodotti dagli incendi boschivi!
Anche in penisola sorrentina, nell’ennesimo anno delle temperature da record e della siccità, effetti del Global Warming, arrivano i primi ampiamente previsti e prevedibili incendi! Dopo i boschi di Gragnano e le falde del Vesuvio, a bruciare in queste ore è l’area tra Torca e Crapolla, nel comune di Massa Lubrense, in piena area SIC e al confine col Parco Marino di Punta Campanella.
L’incendio iniziato verso le ore 14 di ieri (n.d.r. 13 agosto 2021) si è sviluppato su via Corbo. Solo alle 18,30 si è avuto l’intervento di un elicottero. L’incendio che si credeva domato, è ripreso in tarda serata in tutta la sua furia devastante, passando sopra centinaia di ulivi e scendendo verso sud in direzione Crapolla incenerendo, assieme alle essenze della macchia mediterranea, anche il prezioso bosco di roverelle! Sul posto dopo il tramonto solo i contadini e gli abitanti locali che, con pale e pompe di irrigazione, hanno fatto il possibile per tutelare le proprie terre, le case e gli ulivi scampati.
Le fiamme hanno continuato a divampare per l’intera nottata… storia già vista e abbondantemente annunciata e prevista!
Ieri mattina all’alba attivisti e guardie venatorie WWF erano sul posto provvedendo ad allertare Polizia Municipale, Protezione Civile e Vigili del Fuoco e dando un supporto sul campo al DOS dei pompieri che richiedeva l’intervento dell’elicottero. Sul posto, assieme ai vigili del fuoco e alla protezione civile, sono sopraggiunti anche i carabinieri. Ci sono voluti oltre trenta lanci per domare le fiamme! La situazione è drammatica, si teme per altre preziose aree della penisola sorrentina a rischio incendio
A Sorrento, dopo le operazioni di abbattimento degli alberi nella pineta delle Tore, quelli bruciati dall’incendio del 2017 e poi crollati per il forte vento nel 2019, ma anche quelli sani e ancora vivi, operazioni discutibili che hanno portato al sequestro dell’area da parte dei Carabinieri Forestali di Castellammare di Stabia e all’apertura di un’inchiesta della Magistratura, l’intera area appare in uno stato di totale abbandono! Il WWF ha scritto al Sindaco di Sorrento per sottolineare come l’intera area sia ad alto rischio incendi chiedendo di pianificare con urgenza un’attività di controllo della pineta Le Tore e delle aree adiacenti.
*Presidente WWF Terre del Tirreno