Sos, salviamo gli ippocastani di Castellammare
9 Dicembre 2022Il comune di Castellammare di Stabia ha approvato un progetto, completamente finanziato dalla Regione Campania, per la riqualificazione del viale degli ippocastani di Quisisana. Il progetto costerà 2 milioni di euro e prevede la riqualificazione dello storico viale che è la porta d’ingresso che conduce direttamente alla Reggia di Quisisana, con l’abbattimento di tutti i secolari ippocastani superstiti che affiancano il viale che proprio da tali alberi prende il nome.
Già colpiti da un fungo (Guignardia aesculi) che causa l’antracnosi dell’ippocastano, che li faceva apparire pressoché defogliati in piena estate ma assolutamente curabile, il “viale degli ippocastani”, che è stato percorso da re, imperatori, nobili, letterati, tra cui Carlo I d’Angiò, Carlo di Borbone, Ferdinando II, Libero Bovio, Giacinto Gigante e molti altri, rischia ora di scomparire per sempre a suon di motoseghe!
In tanti si sono chiesti negli anni cosa si aspettasse a prendersi cura di quel viale storico e leggendario? La risposta è arrivata con i soldi messi a disposizione dalla Regione Campania e con la soluzione “risolutiva” di abbattimento di tutti gli alberi.
Il progetto è stato affidato ad una ditta Milano che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa. L’obiettivo dell’amministrazione stabiese a guida Cimmino è quello di ridare dignità a tutta l’area adiacente al nuovo Museo intitolato a Libero d’Orsi così da favorire e incrementare il turismo.
L’amministrazione comunale e il Parco Regionale dei Monti Lattari, che a seguito di Valutazione di Incidenza richiesta in area SIC ha rilasciato il nulla osta per il taglio, ritiene che l’eliminazione di 40 alberi storici e centenari (residui di un impianto originario di circa 90), e la successiva sostituzione con nuovi alberi giovani, sia ad “impatto zero” per le componenti ecosistemiche del sito protetto e costituisca un’occasione importante per sfruttare a pieno le potenzialità turistiche dell’area.
Il WWF Terre del Tirreno a seguito di richiesta accesso agli atti ha ricevuto l’intero corposo progetto. La perizia, che individua appena 6 esemplari che non rispettano i “criteri di sicurezza” ma suggerisce nelle conclusioni “per ragioni di ordine tecnico ed economico” l’abbattimento di tutti gli alberi storici di ippocastano, è a firma del dottor agronomo Giuseppe Colangelo.
Il WWF ritiene non condivisibile l’approccio alla problematica: attestare che l’abbattimento di 40 alberi secolari (vecchi, potati male e quindi da tenere d’occhio?) sia auspicabile ed abbia Impatto zero sul sito, e che l’espianto e il reimpianto di nuovi alberi sia nel bilancio complessivo Positivo, è assurdo e denota che siamo anni luce lontani da quella che dovrebbe essere un corretto approccio di tutela ecosistemico di un Parco Naturale.