“Sotto attacco”

“Sotto attacco”

21 Ottobre 2019 0 Di Antonio Magliulo

Un uno-due terrificante quello sferrato dai soliti noti che nel giro di due giorni hanno mandato in fumo tonnellate di rifiuti ammassate negli Stir di Casalduni e S. Maria C.V.

 Nel corso dell’altra notte è tornato a bruciare lo Stir di Casalduni, nel Sannio. L’incendio è divampato in uno dei capannoni dell’impianto di trattamento dei rifiuti, lo stesso interessato da un incendio nello scorso mese di agosto. Sul posto i carabinieri ed i vigili del fuoco che nel giro di qualche ora hanno domato le fiamme.

Secondo incendio consecutivo anche nello Stir di Santa Maria Capua Vetere. L’impianto aveva già subito “analogo trattamento” nel mese di dicembre dello scorso anno. Anche in quel caso, come è avvenuto pochi giorni fa, a bruciare era stato un capannone contenente rifiuti già selezionati e trattati, pronti per essere inviati al termovalorizzatore di Acerra.

Corsi e ricorsi storici. Anche in questi ultimi due episodi, chiaramente di matrice dolosa, continua l’impietoso spettacolo dello scaricabarile: amministratori locali contro Regione; polemiche aspre fra titolare del dicastero all’ambiente, Sergio Costa, e Regione Campania; Associazioni ambientaliste che, in perfetto regime di par condicio, non lesinano critiche a nessuno.

Ad ogni nuovo episodio che sparge diossina a piene mani nei territori interessati, ritorna il solito valzer fra fautori della “soluzione finale” che passa, necessariamente, per i bruciatori di pattume e chi continua ad insistere sul potenziamento della raccolta differenziata. Non è nostra intenzione entrare in questo giro di opinioni-soluzioni, tutte rispettabili anche se non tutte condivisibili. Preferiamo cambiare direzione e sottolineare che al di là delle strade atte a superare queste crisi ricorrenti, se non avviene una “messa in sicurezza” del settore, sottraendolo al vincolo criminale dei soliti noti, difficilmente ci potrà essere una soluzione del problema. Ci saranno delle tregue ma se non si estirpa il cancro che si nasconde nell’ombra, pronto a creare disastri pur di conservare il potere-gestione del territorio, nessun passo concreto nella giusta direzione potrà essere fatto. Il trattamento dei rifiuti è solo uno dei segmenti in cui Stato ed anti-Stato si scontrano.

È amaro ammetterlo ma, al momento, in questa battaglia, fra i due contendenti sembra stia prevalendo il secondo.