Stefano Caruso, il calcio mi ha fatto crescere come persona e mi ha formato come uomo
27 Settembre 2021Nella classifica degli sport più seguiti al mondo non mancano le sorprese.
Calcio. Al primo posto troviamo il calcio, il cosiddetto football europeo, che è seguito da circa 4 miliardi di persone in tutto il mondo, in pratica un essere umano ogni due.
Cricket. Suonerà strano alle orecchie europee, ma al secondo posto troviamo il cricket, sport amatissimo in Pakistan e soprattutto nel Regno Unito e in molte sue ex colonie, prima fra tutte l’India, col suo miliardo quasi e mezzo di abitanti. In totale, i tifosi nel mondo sono quasi 2,5 miliardi.
Basket. Al terzo posto troviamo la pallacanestro, con circa 2,3 miliardi di appassionati, che è molto seguita soprattutto in Europa e negli USA.
Hockey. Altro sport non popolarissimo in Italia, ha ben 2 miliardi di tifosi nel mondo (considerando sia la versione su ghiaccio che su prato).
Tennis. Sport apprezzato anche nel Bel Paese, ha un miliardo di tifosi nel mondo.
Pallavolo. Il volley è molto amato in Italia, ma anche in Polonia, Russia e molti altri paesi nel mondo; gli appassionati sono circa 900milioni.
Ping-pong. Il tennis da tavolo è amatissimo in Asia e conta circa 800 milioni di tifosi nel mondo.
Baseball. Lo sport nazionale USA, amato anche in Sudamerica e Scozia, per citare qualcuno. Conta 500 milioni di appassionati.
Rugby. Amatissimo in Italia, Francia, UK e ovviamente Nuova Zelanda, conta 450 milioni di fan.
Football americano. Amatissimo negli USA ma non solo, conta 400 milioni di appassionati.
Il Calcio è lo sport più seguito e praticato nel mondo.
Secondo diversi specialisti il Calcio è una delle attività più indicate per i bimbi dai 6 anni in su. I benefici per l’organismo sono molteplici: migliora la coordinazione motoria, aumenta la massa e la potenza muscolare, ha un ottimo impatto sulla resistenza e stimola l’apparato cardiocircolatorio.
Parliamo di Calcio, Covid e Salute con un calciatore di lungo corso: Stefano Caruso. L’atleta ha esordito nel settore giovanile fra Juve e Messina fino a giungere in prima squadra. Quindi, 4 anni di serie D con l’Acicatena, 1 anno in serie B col Rosario Central , 1 anno di serie B col Rapid Bucarest, 1 anno col Braila serie B , 1 anno collo Zakynthos in serie B. Poi svariati anni in eccellenza con Trecastagni, Atletico Catania, Real Avola, Paternò, Viagrande, Aci Sant’Antonio, Acicatena.
Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
Come lo vivono un po’ tutti, c’è la paura del contagio ma più che altro per i nostri cari, nel mio caso sono in ansia per i miei figli, mia moglie e le persone vicine a noi, anche perché prendere il virus e contagiare i miei cari mi farebbe vivere un profondo ed inestinguibile senso di colpa.
Quanti danni hanno procurato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Allo sport questi fattori hanno creato danni non da poco, dai ragazzini chiusi in casa senza una valvola di sfogo, senza contatto con i compagni e poi tra i grandi, in special modo per quelli che traggono dallo sport una fonte di guadagno, le chiusure imposte sono state catastrofiche anche se gli aiuti allo sport, grazie a sport è salute sono arrivati, ma a mio parere in modo insufficiente.
Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute?
Lo sport è fondamentale per la tenuta fisica e mentale, infatti la maggior parte degli sportivi contagiati hanno contratto il virus in forma lieve senza grossi problemi.
Cosa le ha dato il Calcio in termini di crescita personale, sociale e professionale?
Il Calcio mi ha regalato una vita migliore, mi ha fatto girare il mondo, conoscere culture nuove, crescere come persona e mi ha formato come uomo. Senza il Calcio oggi sarei una persona diversa, sono nato e cresciuto a Catania una città sicuramente non facile per vari motivi e il calcio mi ha sempre tenuto lontano da qualsiasi “cosa sbagliata” avessi attorno, non smetterò mai di dire grazie al calcio per ciò che sono oggi ma anche per ciò che mi ha evitato da ragazzino.