Stefano Mineo: “Il basket cura il fisico e la mente”
16 Maggio 2023Ha iniziato la sua attività di allenatore nel 1996, con l’under 13 anno 84/85 del Cras Taranto. Al Cras per 10 anni ha operato prevalentemente nel settore maschile, vivendo comunque appieno l’evoluzione della società dalla serie C sino al primo scudetto. Dopo la parentesi di un anno con la Libertas di Gigi Ciliberti come responsabile del gruppo Cadetti Eccellenza e al fianco di Pino Calia con la prima squadra nel campionato di serie D conclusosi vittoriosamente, ritorna al Cras di D’Antona per altri 3 anni come responsabile del Settore Giovanile Maschile, settore che in questo periodo diventa numeroso e competitivo a livello ragionale.
Successivamente il passaggio alla Santa Rita, in cui da vita ad un percorso bello e ricco di soddisfazioni con la crescita del settore giovanile contemporaneamente al salto dalla Promozione ai vertici della serie C della prima squadra.
2020/2021 esperienza in Serie B Nazionale Come assistent Coach del Cus Jonico Taranto, e dal 2020 ad oggi Responsabile Settore Giovanile della Virtus Pallacanetro Taranto.
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Stefano Mineo.
La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
La fase pandemica ormai è alle spalle, è stata affrontata con grande preoccupazione, ma la società per cui lavoro, la Virtus Pallacanestro Taranto è stata bravissima e lungimirante nel provare a far continuare l’attività nella massima sicurezza e rispettando le indicazioni governative e federali.
Abbiamo svolto l’attività all’aperto per 6 mesi, fra l’altro nei mesi più freddi… è stata un esperienza provante, ma ci siamo goduti ogni momento, la grande risposta dei ragazzi ci ha trasmesso forza e coraggio.
Adesso è solo un ricordo per fortuna.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Non mi piace fare demagogia, la politica e le governance mondiali sono state messe a dura prova nella gestione di questo evento cosi catastrofico, col senno di poi è sempre facile, trovare le risposte più efficaci.
Poteva andare meglio, ma anche molto peggio. Lo stop a tutti i campionati Federali prima ed a tutte le attività di allenamento al coperto ha causato uno stop senza precedenti.
E questi mesi di inattività agonistica soprattutto per i più giovani, sono ormai persi, e difficilmente recuperabili soprattutto per i più piccoli del settore Giovanile.
L’unica cosa che è mancata è stata, un sostentamento alle società per incentivare la ripartenza post pandemica. Molte società o centri più piccoli non sono riuscite a ripartire, per fortuna io opero in un club ben strutturato e la nostra attività è ripartita al 100%.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ho iniziato a giocare a basket quando ero molto piccolo, un mio compagno di asilo aveva il Papà allenatore, il basket mi ha affascinato da subito, e Magic Jhonson star dell’Nba è stato una grande attrattiva per me.
Da li in poi ho coltivato la mia passione da giocatore(per la verità non molto bravo) ma poi ho continuato, intraprendendo la strada come coach.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Sicuramente per raggiungere buoni risultati o livelli più alti a livelli agonistici, non è sufficiente il talento o la capacità fisica, sicuramente sono componenti fondamentali, ma la voglia di lavorare e migliorarsi con costanza e sacrificio credo sia il collante che da la spinta per mettere in evidenza
sia il talento che la fisicità, per arrivare a raggiungere traguardi importanti.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Consiglieri di scegliere il Basket, perché è uno sport aggregante come altre discipline di squadra.
Ma lo consiglio, perché la sua imprevedibilità e incertezza nel risultato, sino alla fine, lo rendono una competizione davvero adrenalinica ed entusiasmante.
Il basket cura il fisico e la mente e poi per chi continua a farlo sino ad età più avanzata, aiuta nell’organizzazione quotidiana, soprattutto nello studio.
Se vuoi ottenere i risultati a cui aspiri nella pallacanestro devi sapere organizzarti al meglio con lo studio. Spesso i successi combaciano e molti bravi giocatori, nella vita diventano bravi professionisti negli ambiti più svariati.
E non solo sportivi.