Stop assistenza convenzionata per due cliniche salernitane
23 Giugno 2022Villa Silvia-Montesano e Villa Alba del Gruppo Silba Spa, rispettivamente a Roccapiemonte e a Cava de’Tirreni, nel Salernitano, case di cura private accreditate che oggi, a metà anno 2022, ottemperando alle esigenze di salute della popolazione di Salerno, si trovano ad aver terminato il budget assegnatogli dall’Asl e sono costrette a non poter lavorare in regime di accreditamento e a mettere i dipendenti in cassa integrazione.
Direttrice Caropreso, come si è arrivati a questa situazione?
“Le nostre strutture, Montesano e Villa Alba, hanno avuto in questi mesi richieste di ricovero da parte dei reparti ospedalieri dell’Asl Salerno, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona’ e di Cava de’ Tirreni. Persistono tante richieste da dover attivare una lista di attesa e, al momento, nel rispettare il tetto di struttura assegnatoci per contratto dall’Asl Salerno, non siamo più in condizione di accogliere pazienti ricoverati pur rispettando i criteri previsti”.
Una situazione che parte da lontano…
“Sì, è vero. Già negli anni scorsi è stato sottoscritto per tutte e due le strutture sopracitate un contratto ridotto rispetto a quello in vigore e alle capacità operative attuali.
Questi sono entrambi oggetto di impugnativa amministrativa e nel frattempo abbiamo attivato i canali istituzionali con la Regione.
Ci auspichiamo dall’Asl Salerno un contratto integrativo per ottemperare alle richieste e smaltire celermente la lista di attesa.
Detto ciò, speriamo che da questa delicata situazione venga riconosciuta l’importanza strategica di strutture come quelle del gruppo Silba”.
Cosa intende dire con “importanza strategica”. Pensa che non venga riconosciuto il giusto ruolo alle strutture territoriali?
“No, non credo che non venga riconosciuto la giusta importanza e anzi penso che la Regione conosca bene la validità dell’offerta territoriale, nella logica dell’abbattimento dei costi del ricovero ospedaliero per la razionalizzazione della spesa sanitaria. Però va detto che attendiamo la valorizzazione dell’offerta di servizi per ottemperare alle richieste di riabilitazione delle nostre strutture territoriali accreditate”
In attesa di una risposta per un possibile contratto integrativo, che prevede il timing programmato dalla vostra direzione?
“Abbiamo da poco comunicato agli organi competenti e alle parti sociali che per il mese di agosto il centro Villa Silvia-Montesano raggiungerà il limite di spesa esistente.
Il centro Villa Alba esaurirà a luglio il budget! Pertanto ci sarà lo stop all’erogazione del servizio agli utenti e il personale verrà messo in cassa integrazione fino a quando non arriveranno risposte dall’Asl/Regione. Ci auspichiamo che queste ultime siano veloci e concrete per la piena ripresa delle erogazione delle prestazioni riabilitative sospese. Ovviamente ci tengo a precisare per correttezza che comunque le strutture rimarranno aperte per le prestazione in regime privatistico”.