Stress e problemi cardiovascolari
6 Ottobre 2021In un recente studio vengono evidenziati dati a sostegno del legame tra stress e aumento del rischio di pressione alta e di problemi cardiovascolari. In base ad analisi condotte in una popolazione multietnica sana, alti livelli di ormoni dello stress urinari, quali norepinefrina, epinefrina, dopamina e cortisolo, si associano a un aumento di rischio di ipertensione incidente. Inoltre, i livelli elevati di cortisolo si associano anche a un aumento di rischio di eventi cardiovascolari. I risultati delle analisi sono stati pubblicati su Hypertension.
Più in dettaglio, si è trattato di uno studio di coorte prospettico che ha incluso 412 partecipanti al Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis con età compresa tra i 48 e gli 87 anni (età media 61,2), senza ipertensione e per i quali erano disponibili le misurazioni degli ormoni dello stress sopracitati tramite test dell’urina. Gli autori hanno scoperto che, in un follow-up mediano di 6,5 anni, il rischio di ipertensione incidente aumentava quando si aveva il raddoppio della concentrazione di uno degli ormoni. Si è visto inoltre che l’associazione era più forte per le persone con meno di 60 anni rispetto a quelle con 60 anni o più, e soprattutto nel caso della dopamina e del cortisolo. Dalle analisi è inoltre emerso che, in un periodo lungo oltre gli 11 anni, con il raddoppio delle concentrazioni di cortisolo si assisteva a un aumento di rischio di eventi cardiovascolari incidenti pari al 90%. «I nostri risultati sottolineano un ruolo potenzialmente importante degli ormoni dello stress nella prevenzione e nel trattamento dell’ipertensione e delle malattie cardiovascolari» afferma Kosuke Inoue, della Fielding School of Public Health dell’Università della California di Los Angeles.