Stress post-partum, occhio a non rifugiarsi nel cibo
27 Ottobre 2023Lo stress del post parto può portare molte donne al rifugio nel cibo e di conseguenza a prendere molto peso, condizione questa che può creare problemi alla salute della neomamma.
Fondamentale è il sostegno della famiglia, anche con piccoli aiuti.
Lo afferma Claudio Giorlandino, ginecologo e presidente della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina materno Fetale.
“Osserviamo infatti alcune donne che presentano, in gravidanza, una importante condizione stressogena sia endogena che reattiva ad accadimenti esterni. Alcune restringono l’alimentazione e vanno incontro ad una condizione di deprivazione, in taluni casi anche molto severa che può determinare sofferenza per la crescita fetale e per il suo benessere. Altre, invece mostrano un eccessivo interesse per il cibo quasi a compensare o a riempire i vissuti amari che si accompagnano, in quei casi, ad una gestazione sofferta.
Comunque, una donna metabolicamente sana ed equilibrata riesce a limitare l’eccesso ponderale, e solo se intervengono condizioni psichiatriche di bulimia, costoro vanno incontro ad obesità”. E’ dunque “importante che nel post-partum – sottolinea – la donna si senta sostenuta, aiutata. Il parto è spesso fonte di forte stress e la gestione del neonato nei primi tempi dalla nascita può portare la neo mamma a momenti di grande affaticamento: la puerpera è concentrata sul bambino e tende a lasciarsi andare, a non seguire una dieta bilanciata ed a trovare conforto in cibi che possono far aumentare di peso”. L’obesità post parto, avverte il ginecologo, “è rimasta una sfida clinica e di salute pubblica. Il maggiore aumento di peso gestazionale si associa ad una maggiore tendenza a non perdere più il peso dopo la gravidanza. I chili di troppo accumulati nei nove mesi e che aumentano nel post parto sono una condizione preoccupante per chi ha familiarità per diabete, ipertensione ed obesità”.
Quali consigli dare dunque dopo la gravidanza? “Il corpo ha bisogno di tempo per riprendersi dal parto, quindi, non bisogna iniziare immediatamente diete drastiche. Questo potrebbe ritardare la ripresa generale. Se si allatta al seno, bisognerebbe aspettare che il bambino abbia almeno 2 mesi e che la produzione di latte si sia normalizzata prima di ridurre drasticamente le calorie. Fino ad allora bisogna restringere moderatamente l’apporto calorico. Si consideri che le linee guida internazionali ritengono corretto tornare al peso-forma entro 6-12 mesi dopo il parto. Le casistiche osservano che le donne in buono stato nutrizionale prima della gravidanza rientrano nei limiti entro circa 6 mesi – spiega Giorlandino -.
Puntare a una perdita di peso di circa un chilo e mezzo a settimana. Ci si può aiutare, oltre che con l’alimentazione, anche con gli esercizi fisici, ma caso per caso. Chi allatta esclusivamente al seno ha bisogno di circa 500 calorie in più al giorno rispetto a prima della gravidanza. Queste calorie vanno recuperate da scelte salutari come frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre”. Ed ancora: “Fare da 5 a 6 piccoli pasti al giorno con spuntini sani tra un pasto e l’altro, piuttosto che 3 pasti più abbondanti – afferma l’esperto – Fare una buona colazione. Mangiare con calma. Quando si prende più tempo per mangiare, è più facile avvertire che si è sazi. Bere molto.
Evitare i dolcificanti soprattutto se contengono aspartame per il rischio di sovraccaricare l’organismo di fenilalanina potenzialmente tossica per gli individui affetti da fenilchetonuria (malattia genetica in cui non si metabolizza la fenilalanina). Limitare i dolci, zuccheri e i grassi saturi.
Tuttavia, per molte la gravidanza provoca cambiamenti duraturi nel corpo come una pancia più morbida, fianchi più larghi e un girovita più ampio. Va accettato, realisticamente, il nuovo corpo”. Solo una dieta “sana combinata con un regolare esercizio fisico è il modo migliore per perdere peso”, conclude Giorlandino.