“Struscio” col Covid
14 Dicembre 2020Una domenica da dimenticare, quella che si è appena conclusa sul fronte della prevenzione anticovid. Complice il bel tempo, nella stragrande maggioranza delle città italiane, infatti, si è registrato il pienone delle tipiche località della movida e dello shopping. In tanti, in troppi, alcuni anche senza mascherina si sono riversati per le strade: a Napoli come a Caserta, a Milano come a Bologna.
Ad unire finalmente l’Italia il filo rosso, si fa per dire, della grande disobbedienza di massa che è scattata in automatico come sull’onda di una strana malia, di una nebbia invisibile ed ipnotica che ha fatto lo sberleffo alle regole anticovid imposto dal Governo e dalle Regioni. Nessuna zona rossa, arancione o gialla ma un’indistinta zona grigia che testimonia come più che la paura del Covid incidono i diversi mesi di sacrifici ed isolamento. Serpeggia, e si vede, una “voglia di libertà” che non vuole più tenere conto di pandemia e restrizioni. Si tratta di un problema grave, che non è sfuggito neppure ai nostri politici che sono corsi ai ripari ipotizzando, per i dì di festa, una zona rossa per tutto il Paese o il ricorso, comunque, a misure d’intervento più stringenti. Al vulcanico governatore della Campania non è parso vero di veder portare tanta acqua al suo mulino e di preannunciare, di conseguenza, un ordinanza dai toni molto forti. Vedremo. Intanto, resta la considerazione che né la paura del contagio né quella di vedere ospedali collassati e non più in grado di assicurare le cure sono bastate a frenare quest’ultima intemperanza che, presto, potrebbe presentare un conto molto salato sul fronte pandemico.