Superare l’ostacolo
10 Aprile 2019Salvatore Cimmino: “La disabilità risiede nella società non nella persona… In ogni gesto quotidiano cambiare è possibile perfino credere che sia possibile un mondo migliore”.
A nuoto nei mari del globo, per un mondo senza barriere e senza frontiere”. La quindicesima tappa del Giro del Mondo a nuoto di Salvatore Cimmino, il coraggioso e straordinario nuotatore disabile che ha dedicato la sua esistenza alla lotta per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che partirà dal litorale di Torre Annunziata, sabato 11 maggio, farà tappa a Massa Lubrense, sulla spiaggia di Marina della Lobra affacciata sull’azzurro del mare caro alle Sirene che vi elessero il proprio domicilio.
Una traversata di ben 30 chilometri per “celebrare l’adesione al Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche) di Torre Annunziata e Massa Lubrense” che “hanno risposto alla domanda di aiuti umanitari provenienti dalle popolazioni della regione del Kiw (Repubblica democratica del Congo) insieme agli artisti Lorenzo Porzio, Ivan Canovic, Claudia Natale e Roberto Amoroso per una raccolta fondi per l’acquisto di latte nutrizionale da inviare a Bukavu.
“La disabilità – scrive Salvatore Cimmino – risiede nella società non nella persona. La nostra Italia è un Paese handicappato: insieme abbiamo molto da fare. Eravamo non autosufficienti quando eravamo bambini, potremmo diventarlo durante la nostra vita, e lo saremo quando diventeremo anziani. A chiunque può servire entrare in un museo, in un teatro in un bar o in un ristorante; salire su un autobus, su un treno o su un marciapiede, entrare a scuola senza fermarsi davanti a dei gradini, gradini che sembrano montagne, un mondo ostile.
Dobbiamo impegnarci quotidianamente a fare tutto il possibile affinché il nostro Paese e la nostra società siano a portata di ogni persona perché non esistono persone di serie A ed altre di serie B. In ogni gesto quotidiano cambiare è possibile perfino credere che sia possibile un mondo migliore, una società migliore, un’Italia migliore”. Salvatore Cimmino scopre all’età di 14 anni e mezzo di essere stato aggredito da un osteosarcoma al ginocchio.
I medici gli danno sei mesi di vita. Sopravvive al terribile male e privo di una gamba 11 anni fa scopre il nuoto. Prima in piscina e poi nei mari del modo per “creare un ponte virtuale tra le persone che camminano con disabilità e la società civile”. Salvatore è famoso in Congo (ha nuotato in mare su una distanza di 47 chilometri, nel 2007 inzia il giro d’Italia a nuoto, nel 2010 nei mari di tutto il mondo toccando ben in 11 paesi.
A maggio porterà il suo messaggio di solidarietà in penisola sorrentina, a Massa Lubrense, una delle perle del turismo internazionale: Lo affiancheranno in tanti: amministratori pubblici, la scuola, l’Autorità marittima, la popolazione locale. Ad attendenrlo, sull’ affollato arenile della Lobra, a raccogliere il suo testimone, Bartolo Miccio uno dei tanti giovani diversamente abili, felice di dire grazie a chi combatte nel quotidiano una battaglia di solidarietà e di promozione dell’abbattimento delle barriere architettoniche ancora troppo presenti nelle nostre città.