Tac a bassa emissione di radiazioni
21 Maggio 2019Due giovani professioniste campane premiate per aver messo a punto un protocollo che consente di ridurre di oltre il 50% le radiazioni di Tomografi assiali computerizzati.
Due ingegneri di Napoli, Michela D’Antò, della Fondazione G. Pascale e Federica Caracò, dell’Università degli studi Federico II, sono le vincitrici del Primo premio assoluto dell’Health technology challenge elaborando un protocollo per ridurre del 40-60% l’esposizione alle radiazioni Tac, pur garantendo una buona qualità dell’immagine.
Le due professioniste partenopee – come si legge nel lancio dell’Agenzia Ansa – hanno superato la concorrenza di 162 progetti, ottenendo dalla giuria il massimo dei voti con il progetto “Valutazione di un protocollo per la verifica delle funzionalità di un sistema di riduzione della dose installato su tomografi assiali computerizzati”.
Il progetto si estrinseca, semplificando, in un algoritmo che permetterà il collaudo di macchine di varie aziende e in diversi modelli in modo da poter effettuare le Tac a dosi ridotte. Il riconoscimento è stato consegnato durante il XIX Congresso dell’Associazione nazionale degli ingegneri clinici che si è svolto a Catanzaro.
Si stima che in Italia su oltre 40 milioni di esami radiologici effettuati ogni anno, circa il 44% sia prescritto in modo inappropriato e non sia strettamente necessario. I malati oncologici sono i più esposti a queste radiazioni durante la fase della diagnosi e nei continui controlli successivi, nel corso delle cure e dopo.