“Tavi è Vita”: è tempo di bilanci
14 Febbraio 2020Un tour coronato da successo quello portato avanti, in tutte le province campane, per focalizzare l’attenzione sulle gravi problematiche legate alla stenosi aortica.
Più di 300 visite e 30 specialisti che si sono alternati al gazebo del progetto Tavi è Vita. Sono alcuni numeri di un tour che in Campania ha segnato un nuovo successo, dopo quello ottenuto in Piemonte, e che ha permesso di accendere un faro su una malattia molto sentita ma poco nota a molti: la stenosi aortica. Dal 27 gennaio al 1 febbraio, infatti, oltre trenta specialisti che hanno riconosciuto l’importanza e il valore dell’iniziativa si sono resi disponibili, a titolo gratuito, a partecipare a la “Settimana della Salute” per offrire visite e consulti nelle principali piazze di Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.
Il progetto “TAVI è Vita”, promosso da Medtronic, è stato ideato e realizzato da GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) in collaborazione con SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca) e SIC (Società Italiana di Cardiologia). La stenosi aortica è una delle malattie più comuni delle valvole cardiache (che in Italia riguardano oltre 1 milione di persone e il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni, la fascia più colpita). La tecnica operatoria TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica) è una procedura estremamente innovativa ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. A oggi, infatti, sono soltanto circa 110 i pazienti trattati ogni milione di abitanti rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche.
A confermarlo è un’indagine Doxa effettuata sia a livello nazionale sia a livello regionale, che ha coinvolto MMG (Medici di Medicina Generale) e cardiologi di base, evidenziando come nei due target la conoscenza della stenosi aortica, delle possibili opzioni terapeutiche e del percorso ideale che dovrebbe fare il paziente affetto da tale patologia non sia elevata. “Tavi è Vita rappresenta un’opportunità unica di confronto tra professionisti del mondo della sanità e istituzioni per l’organizzazione di percorsi diagnostici-terapeutici condivisi (PDTA)”, spiega il professor Giovanni Esposito (professore ordinario di cardiologia Università Federico II di Napoli e direttore Cardiologia interventistica e strutturale Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, GISE). “In tal senso in Campania il progetto porterà alla definizione di un PDTA regionale sul trattamento della stenosi aortica definendo i percorsi diagnostici dei pazienti e gli standard delle cure per garantire il miglior trattamento possibile in accordo con le linee guida internazionali”.