Telese, appello alla Regione per tutelare la sanità del territorio
7 Settembre 2019Con una delibera di giunta il primo cittadino del comune delle terme sannite chiede a Ministero e Regione di non consentire una contrazione dell’offerta sanitaria.
“In merito alla nota diffusa e ripresa dalla stampa locale, cartacea e online, di Angela Abbamondi, capogruppo di Telese riparte, come sindaco ho il dovere di rassicurare i miei concittadini sull’operato svolto dall’Amministrazione comunale in merito alla presa in carico della difesa del loro diritto alla salute”. Così il sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano.
“Il 30 agosto scorso – spiega Carofano – si è riunita la Giunta comunale, da me presieduta, durante la quale abbiamo deliberato di agire, presso la Regione Campania, per far sì che venga rivista la decisione, ex decreto regionale numero 42 del 31 agosto 2018, adottato dal commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario regionale campano. Tale decreto stabiliva che che dal 1° gennaio 2020 dovranno cessare le prestazioni di Prima assistenza erogate ai sensi del Dgrc numero 6884 del 1998 dalle case di Cura private accreditate, tra le quali rientra la Gepos di Telese Terme. È facile intuire quanto tale decisione possa modificare, in senso sfavorevole, i livelli di assistenza sanitaria garantiti ai nostri cittadini e a quelli dell’intera Valle Telesina. Tale struttura è storicamente al servizio della comunità, essendo capace di garantire il primo soccorso grazie ad una organizzazione complessiva di spettro maggiore, senza dimenticare la sua dotazione di autoambulanze attrezzate per il trasferimento in altri ospedali”.
Rileva il Sindaco: “Se fossi nella Abbamondi, tuttavia, oltre a tale dato evidente, mi soffermerei anche su quanto ulteriormente precisato nel decreto: Dalla stessa data, le case di cura non dovranno più sostenere i costi h24 dei servizi medici, infermieristici e diagnostici”: un danno territoriale ulteriore in tema di mantenimento dei livelli occupazionali che noi prendiamo egualmente in considerazione con la stessa serietà. La mia Giunta si è espressa, in maniera chiara su entrambi gli aspetti: rivedere la decisione sulla Prima assistenza, attività basilare all’indomani del rinnovato dibattito politico nazionale sui Lea (Livelli essenziali di assistenza) e sulla garanzia delle prestazioni sanitarie minime e uguali; garantire il personale, i servizi medici, infermieristici e diagnostici. La nostra delibera è stata inoltrata al presidente della Giunta regionale della Campania, alla Direzione generale per la tutela della salute e per il coordinamento del Sistema sanitario regionale, al Ministero della salute e all’Azienda sanitaria locale di Benevento.
Come Amministrazione abbiamo anche richiesto ai primi cittadini dei Comuni limitrofi di Amorosi, Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Dugenta, Faicchio, Guardia Sanframondi, Limatola, Melizzano, Paupisi, Pietraroja, Puglianello, San Lorenzo Maggiore, San Lorenzello, San Salvatore Telesino, San Lupo, Solopaca di sostenere la nostra linea, ferma, nel richiedere la revisione della decisione.
Sulla retorica della Abbamondi, prendendo a prestito quella dell’oratore romano, mi auguro che la tutela della salute dei concittadini e di tutti quelli della Valle Telesina non venga più usata per mera propaganda politica: “Cicero pro domo sua”.