Terza età: “A ciascuno la sua bellezza”
13 Marzo 2019Corsi per utilizzare al meglio smartphone e tablet per dare scacco a solitudini e distanze. Ma anche ginnastica dolce e corretti stili di vita nei progetti di Auser-Filo d’argento per gli anziani.
“Convivere con l’età avanzata: una sfida possibile” è il titolo di un convegno che si terrà il 26 marzo, a partire dalle 17, a Benevento, nella sala consiliare del CesvoB, il centro che offre servizi alle associazioni di volontariato operanti nel Sannio. L’incontro lo ha voluto ed organizzato l’Auser-Filo d’argento, alla cui guida c’è da Lucia De Francesco. “Ma non è il primo e non sarà l’ultimo di una serie di iniziative – sottolinea la presidente – tutte dedicate alla terza età”.
In effetti, il prossimo appuntamento del 26, che si avvarrà dell’intervento di Gennaro Lerro, geriatra in servizio all’Asl di Benevento, si inserisce nell’ambito di una programmazione annuale, pensata per chi ha ormai alle spalle gli anni della gioventù, particolarmente interessante, significativa e seducente, a cominciare dal suo logo: “A ciascuno la sua bellezza”. Perché l’avete chiamata così? “Abbiamo scelto di identificare in questo modo l’esperienza che stiamo portando avanti – risponde – per favorire la bellezza di stare meglio e recuperare il gusto di poter fare molte cose”.
È un progetto, che ha preso il via a gennaio, con il quale si punta a dimostrare che non è una questione di tempo e di anni ma di voglia e di gioia di vivere. “E noi – aggiunge in proposito – ci sforziamo di offrire le giuste occasioni ed opportunità per tale obiettivo”. Un’attenzione particolare il programma la pone sulla condizione fisica ottimale. Per tale ragione, sono previste convenzioni con palestre e sotto il controllo di personale esperto e formato per “esercitare l’attività fisica adattata, che si volge in gruppi ed è rivolta a persone con lievi limitazioni della mobilità consentendo, se praticata con regolarità, di recuperare tono muscolare e migliorare lo stato delle articolazioni”.
Una condizione tra le più malinconiche che un anziano spesso è costretto a vivere è la solitudine anche perché figli e nipoti magari vivono lontani. In questa ottica, l’associazione ha pensato di avviare un vero e proprio corso di formazione per conoscere ed imparare ad usare tablet e smartphone. Con questi strumenti, si annullano, almeno virtualmente, le distanze rendendo possibile un contatto costante con le persone cui si è legati e consentendo, più in generale, di tenersi in ogni modo collegati col resto del mondo. “Siamo già al secondo stage formativo con risultati più che lusinghieri” chiarisce. Questa esperienza è stata possibile grazie al partenariato con i giovani del servizio civile del CesvoB. “Un impegno – ci tiene ad evidenziare Cristina Aceto, direttrice del centro – che i ragazzi hanno svolto con grande competenza, professionalità e, soprattutto, amore”.
Ad aprile, poi, si darà il via ad una collaborazione con Slow Food. “Il tema sarà quello dei grani antichi – avverte la presidente – che si svilupperà con testimonianze e visite funzionali alla conoscenza della filiera corta, degli orti urbani e della produzione e consumo di prodotti a chilometro zero”. In particolare, si studieranno le erbe, il modo di cucinarle per dimostrare quanto siano utili a curare il proprio aspetto.
Se questo non bastasse, sono previste anche “gite fuori porta”. “Vogliamo che si colga la bellezza di scoprire con occhi nuovi località note ma anche meno conosciute. Si effettueranno gite sociali – spiega – grazie alle quali sarà possibile rinsaldare i rapporti e trascorrere ore in buona compagnia”. Il che, fuor da ogni retorica, è forse l’approdo più desiderato per combattere solitudine, senso di abbandono, emarginazione, che i nostri anziani, in tanti, troppi, sono costretti a vivere e che non meritano.