L’Ordine dei medici celebra i primi quarant’anni dei Sistema sanitario nazionale.
24 Ottobre 2018 0 Di Bruno Buonanno
Per l’occasione un nuovo auditorium ed i programmi per le iniziative future. Dirompente l’intervento del governatore De Luca: “Stiamo pagando a 30 giorni, il privato accreditato deve togliersi dalla testa l’idea di recuperare il 100%, perché tratteremo per chiudere al 40, 50%”.
Il restyling è perfettamente riuscito. E Silvestro Scotti, da perfetto padrone di casa, invita gli ospiti a prendere posto nella sala convegni dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri che non ha nulla in comune con il vecchio salone che diversi decenni fa il professore Ferruccio De Lorenzo, per anni e anni presidente dell’Ordine, mise a disposizione dei colleghi per convegni e riunioni scientifiche.
Col pizzetto da moschettiere e un sorriso felice, Silvestro Scotti presenta la novità di quest’anno. Nel salone dell’Ordine dei medici stavolta entrano i maestri delle pizze. Sì, proprio loro, i pizzaioli. “Al di là dell’aspetto di colore, portando nella sede dell’Ordine i migliori pizzaioli della Campania lanciamo un messaggio che desidero arrivi forte: saremo sempre più vicini al territorio, pronti a sostenere iniziative meritorie che possano essere anche d’impulso per la crescita economica della città e della Regione”. Abituato da anni a districarsi come medico di famiglia, Silvestro Scotti comincia giustamente a occuparsi di alimentazione e obesità visto che con la riconferma alla segreteria nazionale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) e come presidente dell’Ordine dei medici gode ora anche delle comodità della poltrona. “Come tutte le professioni – ricorda Silvestro Scotti – anche per i medici la sfida nella modernità è nella capacità di saper interpretare il cambiamento. In un sistema sempre più federalista, per quel che riguarda le risorse destinate alla sanità, ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Abbiamo scelto di portare avanti il progetto delle <pizze della salute> perché riteniamo che la pizza sia uno dei brand più noti ed apprezzati, e dunque un brand da valorizzare sempre più. Ricordiamoci – prosegue il presidente dell’Ordine dei medici – che in un sistema che punta alle autonomie regionali un Pil forte significa e sempre più significherà migliore assistenza sanitaria. D’altro canto la pizza è anche alimentazione e l’alimentazione è un tema che in Campania ha bisogno di essere trattato più che altrove. La nostra Regione continua a essere fanalino di coda a livello europeo per obesità infantile. La pizza può essere un vettore formidabile per la dieta mediterranea, un primo spunto per fare breccia nelle coscienze alimentari dei cittadini”.
All’invito dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri non ha risposto il cardinale Crescenzio Sepe, bloccato in Curia da problemi di salute ma come sempre vicino ai problemi sanitari che rappresentano gioia e dolore per i cittadini della nostra Regione. In prima fila c’era Vincenzo De Luca, il presidente della giunta regionale. La platea composta in buona parte da addetti ai lavori – medici, odontoiatri, farmacisti, laboratoristi – ha dato al governatore De Luca – dopo i meritati complimenti per la bella ristrutturazione dei locali – la possibilità di puntualizzare le prossime mosse della Regione. “Un nostro obiettivo è di definire entro l’anno le intese con il comparto privato accreditato. Ho già spiegato agli amici privati che dovranno togliersi dalla testa l’idea di recuperare il 100 per 100. In questi casi si fa una trattativa. Siccome ad oggi la Regione Campania – avverte il governatore – paga in tempi più brevi della Lombardia, fra i miracoli fatti c’è anche questo, noi paghiamo il comparto privato accreditato a trenta giorni. Neanche a Milano si paga a trenta giorni, neanche a Milano si fa una cosa del genere. Avendo fatto questo grande passo in avanti riteniamo di poter chiedere anche al comparto privato di non darci fastidio. Chiuderemo al 40 o al 50 per cento. Se lo vogliono bene, se no facciamo causa fino all’eternità perché non vogliamo impiccarci per i debiti e gli impapocchiamenti che hanno fatto tutti quanti in questi anni: le Asl ma anche i privati. Inaugurato finalmente l’Ospedale del Mare, il governatore ha chiarito gli obiettivi della Regione per l’organizzazione ospedaliera: i fondi dell’ex articolo 20 (ammonterebbero complessivamente a un miliardo e 80 milioni di euro) saranno utilizzati in parte per riorganizzare strutture già esistenti, ma soprattutto per realizzare nuovi ospedali i cui costi sarebbero minori di quelli necessari per la loro ristrutturazione”. Subito dopo l’inaugurazione ufficiale il nuovo auditorium dell’Ordine ha ospitato un convegno sul tema: <40 anni del servizio sanitario nazionale: salute e prevenzione.