Torre Annunziata, illegalità fa rima con sanità … ed è anche baciata

Torre Annunziata, illegalità fa rima con sanità … ed è anche baciata

22 Settembre 2024 Off Di Fabio Balzano *

Medici “senza legge” e Istituzioni assenti.

Sono un medico chirurgo e dall’ agosto 2023, ahimè, ho  iniziato a lavorare come medico di famiglia a Torre Annunziata. Attualmente ho solo  355 pazienti nonostante ne dovessi avere molti di più. Da un po’ di giorni mi faccio  sempre le stesse domande:  è  normale che un medico in pensione mi venga a chiedere se voglio acquisire un  pacchetto pazienti? È  normale che un altro medico di famiglia, in procinto di  lasciare la professione, mi venga a chiedere se voglio assumere la sua segretaria  in cambio del suo pacchetto pazienti? È normale che più di 2000 persone residenti  a Torre Annunziata abbiano il medico di famiglia nel Comune di Trecase?”

Partiamo dal principio: 

Secondo l’articolo 32 dell’ACN vigente, un incarico come medico di famiglia viene  bandito quando ci sono almeno 1300 pazienti sprovvisti, appunto, di medico di  famiglia. Nell’agosto 2023 hanno assegnato a me e ad altri due colleghi l’incarico come medico di famiglia nel comune di Torre Annunziata. Pertanto si deduce che ci  dovevano essere almeno 3900 pazienti sprovvisti di tale figura professionale (1300  pazienti x 3) nel comune di Torre Annunziata. Dopo il primo mese io ed i miei  colleghi avevamo a stento 600 pazienti complessivi.  Ad oggi, invece,  complessivamente superiamo a stento il migliaio. Quindi dove sono finiti questi 2500 pazienti circa che mancano all’appello? Scava, scava, sembra che questi pazienti sembrerebbero essere presenti tra gli assistiti di 3 medici di famiglia di Trecase che fino ad un paio di mesi fa sembra facessero studio  come medici di famiglia anche a Torre Annunziata, quindi al di fuori del loro ambito  territoriale.

L’ Articolo 39 Comma 2 dell’ACN vigente dice che: “Nell’ambito dell’Azienda, il  cittadino sceglie il medico tra quelli operanti nel Comune di residenza o nei Comuni  afferenti al medesimo ambito; può, tuttavia, scegliere un medico iscritto in elenchi  diversi da quello di residenza, previa accettazione (scritta) da parte del medico  interessato”. Quindi in parole povere: una persona sprovvista di medico di famiglia può sceglierlo dall’elenco dei medici di famiglia del proprio comune; tuttavia se  questa persona vuole scegliere un medico di famiglia di un comune limitrofo deve  andare da questo medico, farsi rilasciare un’autorizzazione scritta da quest’ultimo ed  infine, al momento di scegliere, deve presentare tale autorizzazione all’Ufficio Scelte e Revoche dell’ASL.

Ho chiesto a pertanto, mezzo pec, alla Direzione Sanitaria ed alla  Direzione delle Cure Primarie dell’ASL di Torre Annunziata se fossero state acquisite  le autorizzazioni di questi 2000 pazienti ma ad oggi non ho ancora ricevuto risposta. Tutto questo è avvenuto, negli ultimi anni a, causa della mancata vigilanza da parte degli Uffici dell’ASL  territorialmente competente.

In data 27/02/2024 il direttore delle Cure Primarie dell’ASL di Torre Annunziata,  dietro indicazione della Direzione Generale dell’ASL Napoli 3 Sud, imponeva a mezzo  pec  la chiusura degli studi fuori ambito territoriale ai medici di famiglia del Distretto 56 che comprende Torre Annunziata, Trecase, Boscoreale e Boscotrecase. In data  29/02/2024 si riuniva l’UCAD (Ufficio di coordinamento delle attività distrettuali)  con lo scopo di analizzare la questione segnalata dalla Direzione Generale dell’Asl  Napoli 3 Sud e di valutare eventuali provvedimenti adottare. Dal verbale  UCAD è emerso che i medici di medicina generale con studi al di fuori dell’ambito  territoriale assegnato avrebbero dovuto chiudere gli studi entro 5 giorni, e  cioè entro il 5 marzo 2024. Ma ho potuto verificare personalmente (anche con documentazione fotografica) che i medici titolari dei tre studi non hanno tenuto in alcun conto  delle direttive impartite dall’Asl Na 3 Sud, continuando l’attività “proibita” come se nulla fosse.  E così si è verificato anche per gli altri due studi. I titolari di nessuno di ess ha ritenuto di dover rispettare la vigente normativa in materia e tantomeno

 Le direttive dell’Asl.

In data 07/03/2024 ho denunciato quanto sopradescritto depositando un esposto  alla Procura della Repubblica che, almeno per adesso, non ha avuto alcun seguito. I colleghi di  Trecase con studio a Torre Annunziata, nonostante stessero commettendo un palese  illecito, agli inizi di aprile hanno avuto il barbaro coraggio di fare ricorso al TAR contro il provvedimento dell’ASL che prevedeva la chiusura dei loro studi fuori  ambito territoriale. In questo modo hanno ottenuto una sospensiva del predetto  provvedimento fino al giorno 08/05/2024, ovvero fino al giorno in cui il TAR si sarebbe espresso sulla questione. Purtroppo per i colleghi “doppio-ambitisti  territoriali” il TAR in quella data ha bocciato il ricorso imponendo così la  chiusura AD HORAS dei loro studi siti in Torre Annunziata, e cioè al di fuori del loro  ambito territoriale.

Nonostante la sentenza del TAR, però, i colleghi di Trecase hanno continuato a  tenere aperti i loro studi a Torre Annunziata.

 

*Medico di famiglia