Torre Annunziata ricorda le stragi del 1992 con Nicola Gratteri e Salvatore Borsellino
2 Ottobre 2022Il 30 settembre 2022 a Torre Annunziata presso l’Istituto “G. Marconi” si è parlato di criminalità organizzata con Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro e Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino, ucciso brutalmente con la scorta in via d’Amelio a Palermo. L’incontro è stato fortemente voluto dal movimento Agende rosse, gruppo “Giancarlo Siani”, che attraverso il convegno “Ancore della legalità” 30 anni dalle stragi tra segreti di Stato, depistaggi e giustizia vuole tenere viva la memoria sulle stragi di mafia. Dialogano con gli ospiti Aaron Pettinari capo redattore di “Antimafia Duemila”, Stefano Baudino giornalista ed autore del libro: “La mafia non è una cosa da adulti”, Antonino Vullo superstite della strage di via D’Amelio, Angelo Garavaglia Fragetta, direttivo movimento Agende Rosse. Roberto De Candia presenta e modera l’incontro. Gremita l’aula magna dell’Istituto “G.Marconi”, presenti molti giovani, particolarmente partecipi gli studenti.
Le stragi di Capaci e di via D’Amelio vengono ricordate a Torre Annunziata nel mese di settembre, lontano dalle date della ricorrenza, senza ispirarsi alla consueta ipocrisia in omaggio ai caduti fine a se stesso, come sottolinea Salvatore Borsellino, in collegamento da remoto. Borsellino, dopo trenta anni dalla morte del fratello Paolo, vuole la verità, chiede giustizia e mette in risalto i tanti depistaggi, gli interrogativi irrisolti, come la scomparsa dell’agenda rossa. Toccante è stata la testimonianza di Antonino Vullo ex poliziotto ed unico superstite della strage di via D’Amelio, emoziona il pubblico quando racconta la sua triste esperienza, il suo tragico vissuto attraverso un estratto video, dove emerge che non è facile vivere da superstite, da unico superstite, evidenti sono i sensi di colpa che da anni lo attanagliano. La salita sul palco di Nicola Gratteri viene accompagnata da un lungo ed interminabile applauso, Il Procuratore di Catanzaro si rivolge soprattutto ai giovani studenti e dice loro che lo studio è importante, è fondamentale investire sulla istruzione. Con rammarico sostiene che tutti i governi che si sono susseguiti non hanno dato il giusto spazio alla scuola, mortificati gli insegnanti che, guadagnando troppo poco, vengono visti come degli “sfigati” con una semplice utilitaria e quindi non degni di rispetto. “Un popolo ignorante, che ride di fronte alle barzellette, è più malleabile rispetto ad uno istruito” è il messaggio che il Magistrato calabrese vuole trasmettere ai tanti giovani presenti in aula.
Nicola Gratteri vorrebbe una scuola diversa, sempre aperta, dove la mattina si insegna e si impara la matematica, l’italiano, la storia, la filosofia e la geografia ecc. nel pomeriggio con altri docenti, si ci dedica all’ambiente, ai lavori di gruppo, si ci allena a stare assieme, lontano dai cellulari che inducano all’isolamento e all’individualismo. La serata si è conclusa con la consegna da parte degli Artisti del Collettivo Artemisia, di manufatti artistici agli ospiti in ricordo dell’evento. A Nicola Gratteri è stato regalato il ritratto di Don Peppe Diana.