“Traffico di esseri umani”
23 Gennaio 2019Prima dell’associazione donatori d’organo, sulla vicenda di Castel Volturno è intervenuto con una nota anche il Centro nazionale trapianti per chiarire portata e termini della questione.
Con riferimento all’inchiesta sul presunto traffico di esseri umani gestito dalla cosiddetta mafia nigeriana – si legge nella nota – e rilanciata dai principali mezzi di informazione, il Centro Nazionale Trapianti precisa quanto segue:
Si può affermare con assoluta certezza che in Italia non sono mai stati eseguiti trapianti al di fuori del circuito legale, presso strutture pubbliche autorizzate. Accanto ai severi controlli delle forze dell’ordine, il Centro Nazionale Trapianti esercita un costante e attento esame delle liste di attesa dei pazienti; tale controllo consente, ad esempio, di verificare se un paziente è uscito all’improvviso dalla lista oppure se ricompare nei nostri database con un trapianto non registrato e di cui non si conosce l’origine. Queste due situazioni non sono mai avvenute. La tracciabilità di tutti i flussi connessi al processo di donazione e trapianto, incluso il monitoraggio del paziente trapiantato per tutta la sua vita, rappresenta una delle principali tutele e garanzie del nostro sistema.
I toni sensazionalistici di alcuni articoli di stampa su questa inchiesta, che è tutt’ora in corso e che riguarda un sospetto traffico di persone anche verso altri Paesi, non devono pertanto minare la fiducia che i cittadini hanno sempre dimostrato verso la donazione, quale atto di responsabilità sociale, e verso il nostro sistema, tra i più sicuri a livello europeo e internazionale.
Il fenomeno, di cui esistono solo stime su entità e giro di affari, riguarda sostanzialmente il cosiddetto “turismo trapiantologico”: la domanda di un organo, quasi sempre il rene, incontra l’offerta di un soggetto debole disposto a venderlo. Questa situazione avviene in Paesi abbastanza sviluppati da possedere strutture presso cui eseguire il trapianto e vede il coinvolgimento di pazienti facoltosi, in grado di pagare più di 100.000 dollari per l’organo. Le zone del mondo interessate da questo fenomeno sono alcuni paesi del Sud-Est asiatico, come il Pakistan, e dell’America latina.