Tragedia a Castellammare di Stabia, precipita cabina con persone a bordo

Tragedia a Castellammare di Stabia, precipita cabina con persone a bordo

17 Aprile 2025 Off Di Gaetano Milone

Una tragedia annunciata, un’immagine turistica della Castellammare di Stabia che riceve un colpo quasi mortale per l’ incidente alla funivia del Faito, causato dal maltempo e da raffiche di vento fortissime.. Dopo l’evacuazione delle sedici persone a bordo della cabina a ridosso della stazione di partenza a Castellammare di Stabia, si sono perse le tracce dell’altra cabina su a Monte Faito probabilmente precipitata con tre viaggiatori più il macchinista. 

Il vento terribile degli ultimi giorni, infatti, avrebbe consigliato il fermo dell’impianto gestito come tutta la sottostante linea ferroviaria dall’Eav dal  super manager (dei conti a  posto), Umberto de Gregorio. 

Intorno alle 15.00 di oggi pomeriggio si è staccato un cavo della famosa “panarella” come è conosciuta in Città ,che collega Castellammare di Stabia a Monte Faito, sicuramente a causa del forte vento, cadendo sulla sottostante linea aerea della Circumvesuviana. 

Sedici le persone a bordo, di una delle due cabine  che avevano lasciato da poco, per fortuna, lasciato la stazione di partenza, evacuate e messe in salvo con corde tra la trepidazione di parenti e soprattutto cittadini . Dell’altra, quella in partenza dalla sommità di Monte Faito per adesso anche a causa della nebbia si sono perse le tracce.

 Eppure la famosa “panarella” che aveva da pochi giorni ripreso il servizio, “annunciato” con enfasi dal sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza,  fu già protagonista nel lontano agosto del 1960  ( ad otto anni dall’inaugurazione) di un incidente che causò ben  quattro morti a causa dello sganciamento della cabina all’altezza del primo pilone. 

L’incidente ha causato anche il fermo della linea ferroviaria, rendendo difficoltoso il collegamento con la città capoluogo, soprattutto dalla penisola sorrentina per il fermo delle corse via mare a causa delle condizioni proibitive del mare.