Trapianti epatici nei pazienti siero positivi
29 Giugno 2019Si è tenuto al Cardarelli, nell’ambito de’ “i mercoledì dei trapianti”, il simposio organizzato dai primari di trapiantologia epatica Giovanni Vennarecci e Giuseppe Maria Ettorre.
Nei giorni scorsi si è svolto nell’Azienda ospedaliera Cardarelli, diretto dall’ avvocato Anna Iervolino, la prima edizione dei seminari clinici multidisciplinari, “I mercoledì dei trapianti” organizzati congiuntamente dai dottor Giovanni Vennarecci, responsabile del centro trapianti del Cardarelli, e Dottor Giuseppe Maria Ettorre, responsabile del centro trapianti dell’ospedale San Camillo di Roma. In particolare si è discusso della necessità di effettuare, anche in regione Campania, i trapianti di fegato nei pazienti coinfetti sieropositivi.
Al simposio ha preso parte anche il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Azienda dei Colli – ospedale Cotugno, professor Rodolfo Punzi, che ha evidenziato come in regione Campania sono seguiti circa 4.000 pazienti Hiv positivo e circa 1.000 sono coinfetti con altri virus epatitici come epatite B ed epatite C. Questo pool di pazienti rappresenta un grande serbatoio di potenziali riceventi per il trapianto di fegato. Il professor Ubaldo Visco dell’istituto malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma ha affermato che i risultati del trapianto di fegato nei pazienti sieropositivi coinfetti sono gli stessi in termini di sopravvivenza postoperatoria a quelli ottenuti nei pazienti sieronegativi.
All’incontro ha partecipato anche il professo Eugenio Santoro che ha effettuato il primo trapianto di fegato in Italia su di un paziente Hiv positivo nel 2003 nell’Istituto nazionale tumori di Roma Regina Elena. È intervenuto anche il professor Oreste Cuomo pioniere dei trapianti di fegato a Napoli ricordando la grande tradizione napoletana nel settore dei trapianti di fegato.
Il Centro trapianti di fegato dell’ospedale cardarelli ha eseguito oltre 850 trapianti di fegato e ha iniziato la sua attività nel 1994 con i professori Oreste Cuomo e Fulvio Calise. Il reparto è anche centro di riferimento regionale per i trapianti di fegato, la chirurgia dei tumori epatici primitivi e secondari, per i tumori delle vie biliari, del pancreas e per i traumi epatici.