Tumore prostatico, l’Aifa rimborsa terapia di ultima generazione

Tumore prostatico, l’Aifa rimborsa terapia di ultima generazione

31 Gennaio 2025 Off Di La Redazione

Con l’approvazione dell’ammissione alla rimborsabilità di  Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan da parte del CDA dell’Agenzia Italiana del  Farmaco, la terapia di precisione basata sull’uso dei radioligandi diventerà  presto accessibile per i pazienti italiani affetti da carcinoma prostatico  metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) progressivo, positivo  all’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), che sono stati trattati  con inibitore della via del recettore degli androgeni (AR) e chemioterapia a base  di docetaxel e cabazitaxel o che non sono candidabili a cabazitaxel1. Un traguardo  che rappresenta un’evoluzione significativa nel trattamento di una patologia oncologica  complessa, come il tumore alla prostata, ampliando le opzioni terapeutiche disponibili  e migliorando la sopravvivenza2

La terapia con radioligandi rappresenta uno dei più importanti progressi tecnologici che  permette una medicina nucleare di precisione e personalizzata, basata sulla  teragnostica. Un approccio innovativo che integra il momento diagnostico con  quello terapeutico in un unico percorso, permettendo nello stesso tempo di  riconoscere marcatori delle cellule tumorali che possono poi diventare bersaglio  terapeutico3,4 

«Con l’introduzione in pratica clinica dei radioligandi si introduce un nuovo tassello nella  più moderna medicina di precisione. Le terapie con radioligandi rappresentano, infatti,  una significativa innovazione nella lotta contro il cancro, poiché offrono un approccio  mirato che combina la medicina nucleare con la selettività di una terapia  personalizzata. Un nuovo e efficace approccio terapeutico, che impatta anche positivamente sulla qualità di vita dei pazienti», commenta il professor Carmine Pinto, Direttore dell’Oncologia Medica del Comprehensive Cancer Centre, dell’AUSL IRCCS di Reggio Emilia.  

Un’innovazione che affonda le sue radici nella ricerca Made in Italy, svolta proprio a  Ivrea, realtà all’avanguardia del Gruppo Novartis che ha sviluppato le prime terapie con  radiofarmaci. Al momento il sito di Ivrea è uno dei 4 stabilimenti al mondo, nonché unico  in Italia, in grado di produrre e distribuire questa tipologia di radiofarmaci a livello  internazionale.  

«La terapia target con radioligandi – afferma il dott. Giuseppe Procopio,  Responsabile dell’Oncologia Medica Genitourinaria presso la Fondazione IRCCS  Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – rappresenta una svolta per i pazienti con  carcinoma prostatico avanzato, offrendo nuove speranze a chi ha già ricevuto  precedenti trattamenti. Questa terapia colpisce selettivamente le cellule tumorali che  esprimono sulla superfice il recettore PSMA, presente in oltre l’80% dei pazienti con  malattia metastatica. Lo studio clinico di fase III Vision ha dimostrato una riduzione del  38% del rischio di morte rispetto al miglior standard di cura. Lutetium (177Lu)  rappresenta una soluzione terapeutica importante che può migliorare  significativamente sia la qualità che l’aspettativa di vita dei pazienti, aprendo nuove  opportunità terapeutiche».  

Il carcinoma prostatico è il tumore più frequente tra gli uomini nei Paesi occidentali  e in Italia rappresenta il 29,9% di tutti i tumori maschili, con 485.000 uomini che  vivono con questa diagnosi oncologica e 40.192 nuovi casi nel 20245. La forma  metastatica resistente alla castrazione è la fase più avanzata della malattia, con  una sopravvivenza mediana a 5 anni che non supera il 30%.  

Novartis esprime soddisfazione per l’accordo siglato con AIFA a conclusione di un  percorso di collaborazione responsabile, che ha attribuito un valore appropriato a  questa terapia e permetterà ai pazienti e al SSN di avere accesso a questa importante  novità terapeutica in modo sostenibile.  

Con questa approvazione, Novartis conferma il proprio impegno nello sviluppo di  terapie oncologiche innovative. «La nostra missione è trasformare la scienza in  soluzioni terapeutiche accessibili, migliorando le prospettive di vita dei pazienti. –  commenta Paola Coco, Medical Affairs Head Novartis – Come pionieri nello  sviluppo di terapie con radioligandi, abbiamo trasformato anni di ricerca e investimenti  in trattamenti che offrono speranze concrete per i pazienti. L’accesso a questo  trattamento è stato possibile grazie alla stretta collaborazione con le autorità  regolatorie».