Tutti in classe col vaccino: il punto sulla campagna vaccinale per il personale scolastico
1 Maggio 2021La campagna vaccinale allestita nel nostro Paese ha coinvolto quasi immediatamente la categoria del personale scolastico, nella speranza di riprendere una didattica anche solo lontanamente simile a quella che ci siamo lasciati alle spalle. Nei primi mesi del 2021, infatti, i lavoratori delle comunità scolastiche hanno avuto la possibilità di aderire alla somministrazione del vaccino: a loro è toccato il vaccino inglese, conosciuto col nome di AstraZeneca. Tale vaccino viene inoculato con una doppia dose completata nell’arco di un paio di mesi. La prima dose ha coperto una buona fetta del personale scolastico e a breve dovrebbero ripartire le somministrazioni per la seconda iniezione.
Molte, tuttavia, sono state le polemiche e le criticità sorte in questi mesi, a cominciare da alcuni casi di trombosi legati in modo sospetto al vaccino inglese. Fin da subito, quindi, si sono levati dubbi sull’efficacia del vaccino e sulle conseguenze riscontrabili dopo la sua inoculazione: perplessità professionalmente smentite da numerosi esperti.
E così, animata perlopiù dal senso del dovere e fiduciosa nella scienza, una buona percentuale tra docenti e membri del personale scolastico ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca ad inizio anno, aspettando nei mesi successivi di completare il ciclo vaccinale.
L’attesa è stata però sbilanciata dalle ultime dichiarazioni del Generale Figliuolo, Commissario Straordinario per l’emergenza Covid in Italia. La campagna vaccinale, infatti, proseguirà dando priorità alle categorie fragili, agli over 80 e di lì a scendere fino ai sessantenni: una decisione resa forse necessaria anche dal numero contenuto di lotti giunti nel Paese. Messe in sicurezza tali categorie, si procederà alla vaccinazione di massa senza limiti di età. A questo punto appare chiara la situazione del personale scolastico che si ritrova adesso al di fuori delle categorie sensibili: coloro che non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino, dovranno attendere nuove disposizioni.
Una misura apparentemente controversa, visto che le scuole sono state ormai riaperte in quasi tutto il Paese: per avere la meglio sul virus e far rinascere la didattica, l’unica arma non può che essere il vaccino. Un motivo essenziale per riaprire in tempi rapidi le adesioni al personale scolastico, così come ribadiscono i sindacati. A livello locale, il distretto del’Asl Napoli 3 Sud si è adeguato alle linee guida nazionali, comunicando ai Dirigenti Scolastici che «il Piano vaccinale della regione Campania proseguirà per fasce d’età e la somministrazione della I dose al personale scolastico seguirà lo stesso criterio di convocazione». Sarà garantita inoltre la somministrazione della II dose a chi ha ricevuto già la I: le vaccinazioni riprenderanno dal 10 maggio 2021 con eventuali variazioni di data rispetto a quella presente sui certificati vaccinali. Non resta che attendere la convocazione che sarà comunicata a mezzo mail ad ogni membro del personale scolastico che si trova a metà percorso vaccinale.
Tra speranze, dubbi e cambiamenti, prosegue una campagna vaccinale verso cui tutti gli italiani fanno affidamento, non senza perplessità e passi indietro: tante, troppe sono state purtroppo le persone che hanno rifiutato di aderire alle vaccinazioni perché spaventate dalle possibili conseguenze a breve e a lungo termine. Contro ogni fake news e tentennamenti si schiera il buon senso civico che però non può essere lasciato solo: la scienza e il coordinamento tecnico nazionale, infatti, devono necessariamente alimentare la fiducia da parte dei cittadini, proseguendo una campagna vaccinale quanto più possibile chiara e lineare. In gioco c’è non solo la salute individuale, ma soprattutto la ripresa, vera e definitiva, dell’intero Paese.