Tutti in fila, arriva l’influenza
29 Ottobre 2018Il vaccino è gratuito per chi ha più di 65 anni di età, per le donne in gravidanza tra il secondo e il terzo trimestre, per i malati cronici con patologie per alcune categorie (forze dell’ordine, insegnati, dipendenti pubblici a contatto con il pubblico).
Le raccomandazioni, o meglio le speranze, del ministero della Salute sono chiare i medici di famiglia sono invitati a vaccinare contro l’influenza il 75 per cento delle categorie a rischio. Prepariamoci per l’iniezione che dovrebbe metterci in salvo dal fastidioso attacco influenzale, con febbre, tosse e dolori muscolari anche se quest’anno, rispetto all’anno scorso, è cambiato qualcosa.
Il vaccino comprende quattro ceppi di cui due di tipo B e due di tipo A (H1N1 e H3N2). Si è infatti accertato che il ceppo B nel quadrivalente determina fastidiose complicanze in chi non è vaccinato e rientra nella fascia <giovani> rispetto a un ottantenne o a un novantenne.
“L’ Asl Napoli 1 Centro ha deciso che la campagna vaccinale avrà inizio lunedì 5 novembre – avverte la dottoressa Rosanna Ortolani, direttrice del dipartimento di epidemiologia – ma a livello regionale nel giro di un paio di settimane tutte le aziende sanitarie daranno il via alla campagna vaccinale gratuita. Ho sentito che ad Avellino le vaccinazioni gratuite cominciano questa settimana”. Non c’è ancora l’influenza, ma chi in questi giorni è costretto a mettersi a letto perché ha la febbre magari accompagnata da tosse, raffreddore e dolori muscolari può stare tranquillo. La sua non è influenza, ma chi lo ha messo Ko è stato un virus parainfluenzale, colpevole di laringiti e bronchiti che si mischiano per via aerea stando vicini a chi è raffreddato: uno starnuto, un colpo di tosse fa partire le goccioline responsabili del contagio. Anche per la parainfluenza niente antibiotici che si rivelerebbero inutili contro il virus da combattere solo con antinfiammatori e antipiretici.
Torniamo alla vaccinazione antinfluenzale. E’ gratuita ma solo per specifiche categorie di persone. Cioè i cittadini che hanno compiuto i 65 anni di età, le donne in gravidanza tra il secondo e il terzo trimestre, i malati cronici con patologie respiratorie, cardiache e i soggetti immunodepressi. Chi rientra in una di queste categorie può andare dal proprio medico di famiglia per farsi somministrare il vaccino antinfluenzale che nel giro di un mese circa raggiunge la sua migliore efficacia. L’influenza vera e propria è attesa intorno alla metà di dicembre e nei mesi successi il virus metterà a letto migliaia di persone allontanandole dal lavoro, dagli uffici, da scuole e università. Sì, con l’influenza i giovani e gli anziani non devono scherzare troppo. E’ necessario rimanere almeno tre giorni a casa per evitare di allargare il contagio ad altre persone utilizzando antinfiammatori e antipiretici contro i disturbi classici dell’attacco influenzale. Dolori diffusi in tutto il corpo, febbre che raggiunge e molto spesso supera i 38 gradi, tosse e raffreddore. Ci sono poi categorie a rischio per le quali è prevista la vaccinazione gratuita: rappresentanti delle forze dell’ordine, dipendenti delle ditte di trasporto pubblico, insegnanti e personale amministrativo di scuole e università.
Si previene l’influenza? Purtroppo solo in parte. “Le raccomandazioni sono quelle di sempre. Evitare quanto più possibile i luoghi affollati, avere cura dell’igiene delle mani, se c’è raffreddore usare fazzolettini usa e getta – chiarisce la dottoressa Ortolani – e durante l’attacco influenzale si raccomanda di non uscire restando riguardati a casa integrando con un’alimentazione che deve essere leggera e accompagnata da molti liquidi con vitamine che vengono ben fornite dalla frutta”.
L’ obiettivo raccomandato dal ministero della Salute è di vaccinare il 75 per cento della popolazione. Traguardo finora non raggiunto in Italia. “Nell’Asl Napoli 1 abbiamo acquistato 170 mila dosi di vaccino, la nostra media di pazienti vaccinati – chiarisce l’epidemiologa Rosanna Ortolani – ha superato il 40 per cento della popolazione per la quale è prevista la vaccinazione gratuita. Se il proprio medico non rientra nella categoria dei <vaccinatori> ci si può rivolgere a un altro medico di famiglia o al proprio distretto di appartenenza. Ai pazienti che hanno superato i 75 anni di età viene somministrato il vaccino MF59, ai cittadini dai 65 anni di età in poi il quadrivalente in cui è stato inserito il ceppo B”. Contro i dolori muscolari si raccomanda l’uso di antinfiammatori, la febbre viene tenuta sotto controllo con gli antipiretici, è importante bere molto in caso di febbre alta e sudorazione abbondante. Gli antibiotici meritano un capitolo a parte, anzi non vanno proprio presi in considerazione per una semplice influenza. Il loro uso va limitato ai casi di complicanze per i quali è necessario rivolgersi al proprio medico che valuterà, caso per caso, se prescrivere o meno un antibiotico.