Castellammare di Stabia, Un coro “fuori dal coro”
8 Gennaio 2025Nell’ambito della sesta Edizione della Rassegna di canti natalizi per cori polifonici Stabiae Chorus, svoltasi nella Concattedrale “S. Catello e S. Assunta” di Castellammare di Stabia, sabato 4 gennaio si sono esibiti ben nove cori, tutti di altissima qualità e di vario genere: voci pari, voci bianche, voci accompagnate, voci a cappella con altrettanti vari repertori sacri e non.
Lo spettacolo è stato incorniciato dallo scroscio di applausi di una folta platea che affollava la Concattedrale. Dei nove cori in lista, l’ottava esibizione ha visto p presentarsi, prima di esibirsi, nella sua essenza: un coro “fuori dal coro”. La maestra Maria Alessandra Iozzino, infatti, ha specificato che lo Stabia Chorus, da lei diretto, era l’unico coro laico in rassegna. Si tratta, infatti, di un coro non specificamente liturgico o interamente legato ad una comunità parrocchiale, ma che ha partecipato ben volentieri alla Rassegna con il medesimo spirito natalizio che aleggiava sin all’inizio. Il nome del gruppo, Stabia Chorus, declinato in un latino improprio, che non vuole assolutamente incorrere in un plagio del nome della Rassegna stessa, è un’autodenuncia di atipicità: lo Stabia Chorus, infatti, nasce dalla voglia di divertirsi cantando, con leggerezza, senza prendersi troppo sul serio, quasi per scacciare la stanchezza di fine giornata e recuperare l’entusiasmo che ne deriva.
I coristi (Giuseppina Castellano, Teresa Cimmino, Patrizia Di Capua, Elisa Di Capua, Tonia Fontanella, Luigi Federico, Irina Guerassinovich, Annamaria Pacciolla, Maria Ruocco, Licia Santonicola e Giuseppina Scognamiglio) sono tutt’altro che musicisti. C’è una ragioniera, un Direttore Amministrativo, una docente, una ristoratrice, una neuropsichiatra infantile, qualche casalinga…molti sono già pensionati; li accomuna la voglia divertirsi e la passione per il canto. E riscoprirsi, e farsi riscoprire, in una veste tutt’altro che la propria, è la vera sfida di ciascun corista.
I brani proposti sono stati di vario genere: dal sacro allo swing, al repertorio didattico, ma tutti affrontati con lo stesso impegno.
Calato il sipario sulla Rassegna, lo Stabia Chorus si concederà qualche giorno di riposo per poi riprendere lo studio di un nuovo repertorio: un excursus storico tutto partenopeo, dalle origini ai giorni nostri.
Buon anno Stabia Chorus e…ad maiora!