Un guasto del minibus all’origine della tragedia di Capri?
25 Luglio 2021Dopo i primi risultati dell’esame autoptico sul corpo di Emanuele Melillo -tenutosi all’obitorio della Federico II di Napoli, disposto dal Sostituto Procuratore della Procura di Napoli, Domenico Musto ed eseguito dal Ctu del Tribunale, dottoressa Marta Moccia, presente il medico legale di parte, dottor Francesco Pacciolla – che quasi sicuramente esclude un malore dell’autista, vengono fuori altri particolari che spostano l’attenzione degli inquirenti sulle cause dell’incidente.
Emanuele Melillo ha subito, infatti, un primo devastante trauma torico-addominale dalla compressione dello sterzo sull’addome durante il primo impatto del minibus fuoriuscito dalla carreggiata, successivamente, proiettato fuori dopo lo sfondamento del parabrezza ha impattato violentemente sulle rocce sottostanti rimanendo incastrato, tanto da rendere difficili anche i primi soccorsi.
Una tragedia che parte da lontano, fra le cause remote anche la rottura della funicolare che sembra aver costretto la società di trasporto su gomma ad immettere in servizio altri minibus, (si dice anche vetusti), per le normative Covid che limitano il numero dei passeggeri. Prende corpo l’ipotesi di guasto meccanico. Ipotesi al vaglio degli inquirenti, insieme all’inesistenza di idonei parapetti che certamente porteranno alle cause del terribile incidente che ha privato della vita il giovane autista napoletano.