Un mare da vivere
11 Marzo 2019Dopo lunga assenza, è tornato al Nautic Sud della Mostra d’Oltremare il comune di Napoli che ha partecipato con un proprio stand “Delega Mare – Città Metropolitana”.
A Daniela Villani, consigliere con “Delega Mare” la richiesta di illustrarci le attività messe in essere o meglio “in acqua” per la tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’intero ecosistema marino che è parte integrante della città.
“Anche quest’anno e per il secondo, dopo decenni di assenza, siamo presenti con il nostro stand al Nautic sud come comune e città metropolitana, perchè attribuiamo alla risorsa mare un valore ed una opportunità importante ed occasioni come questa sono utili per fare rete, poli verticali ed orizzontali, network delle eccellenze dei nostri territori con una storia che affonda le sue radici nella bellezza con un patrimonio unico al mondo che dobbiamo mettere a sistema.
Il comune di Napoli partirà a marzo con la campagna scuole “plastic free” per promuovere e sensibilizzare e favorire l’abolizione dell’usa e getta” nelle scuole e quindi stimolare le nuove generazioni a consumi rispettosi per l’ecosistema marino. Inoltre ad aprile di quest’anno partirà l’ordinanza sindacale “plastic free” che riguarderà l’abolizione del commercio e somministrazione della plastica usa e getta lungo la costa cittadina da Pietrarsa alla pietra di Bagnoli.
Altro obiettivo portare la possibilità di praticare in maniera continuativa degli sport acquatici sulla nostra spiaggia di Rotonda Diaz al lungomare di Napoli con servizi minimi essenziali e attività laboratori di educazione ambientale destinati ai più piccoli. Ancora a Marzo partirà il primo tavolo blu, che vede la rappresentanza dell’autorità portuale, la Capitaneria di Porto, costituito per raccogliere suggerimenti anche dai cittadini ed associazioni per una maggiore condivisione volta ad una progettualità dal basso. Il gap del sud infrastrutturale per la portualità turistica deve essere l’elemento trainante per uno sviluppo non solo della nautica da diporto, ma anche per una maggiore fruibilità delle nostre coste. Su questo tema corre l’obbligo di interrogarsi con una riflessione seria su che vocazione debbano avere Mergellina, San Giovanni, Molo San Vincenzo e Nisida. Perché il futuro del nostro oro blu, come volano di sviluppo, sicuramente passa anche da qui”.