Un po’ di chiarezza…non guasta
12 Settembre 2019Contratto della dirigenza medica: è stata siglata solo la pre-intesa ma sono necessari ancora alcuni passaggi per formalizzarlo e renderlo applicabile.
Relativamente al contratto collettivo nazionale della Dirigenza medica, ricordiamo che a fine luglio era stata data, con grande rilievo, la notizia della stipula, dopo anni di blocco, anche se, in realtà, molti non sanno che è stata firmata solo l’ipotesi di contratto ovvero la cosiddetta “Preintesa”.
Infatti, affinché il contratto entri in vigore ufficialmente sarà necessario attendere la conclusione di un lungo e complesso percorso che non concerne soltanto l’autorizzazione formale del Comitato di settore ed il documento di compatibilità dei costi rilasciato dalla Corte dei Conti.
Va anche ricordato che la Ragioneria Generale dello Stato ha elaborato unilateralmente una tesi che considera ancora obbligatorio un ulteriore parere del Consiglio dei Ministri oltre a poter inviare al Governo una serie di valutazioni che si potrebbero sostanziare in chiarimenti ed eventualmente in richieste di modifiche al testo. Tale organo ha, altresì, specificato che in assenza di tali passaggi potrebbero non sussistere le condizioni per attestare la compatibilità economico finanziaria del contratto.
Questa fase di integrazione dell’efficacia o di controllo che è di esclusiva matrice pubblicistica, è sempre stata valutata con un certo distacco da parte delle sigle sindacali firmatarie per le quali il contratto è sempre stato quello della preintesa ed in più di venti anni non è mai accaduto che le clausole contrattuali contenute nell’ipotesi di contratto fossero modificate nel testo finale.
Sicuramente non ha giovato alla speditezza delle procedure una serie di variabili esterne come la recente crisi di Governo ed il cambio del vertice dell’ARAN.
In ogni caso, a prescindere da questi eventi, il percorso prescritto dalla legge non è affatto semplice o scontato, basti pensare che per il contratto del comparto dello scorso anno sono passati ben due mesi e ventisei giorni. Pertanto, alla luce di quanto detto sarà necessaria la conclusione di tale iter burocratico per far si che il contratto sia esigibile in modo completo e condiviso.
A questo punto per consentire di comprendere come sia complesso il percorso di definizione del CCNL, di seguito si indicano tutti i passaggi necessari: l’ipotesi di accordo (c.d. preintesa) dovrà essere trasmessa entro dieci giorni al Comitato di settore ed al Governo; acquisizione dei pareri del Comitato di settore e del Consiglio dei Ministri; il giorno successivo all’acquisizione dei pareri l’Aran dovrà provvedere alla trasmissione del testo alla Corte dei Conti; entro quindici giorni dalla trasmissione la Corte dei Conti dovrà validare il testo e solo in caso di certificazione positiva vi sarà la sottoscrizione definitiva.