Un referendum per cambiare la sanità
20 Aprile 2022Da Cisl e Funzione Pubblica un appello a partiti e ad associazioni della Campania per sostenere l’iniziativa volta a cambiare il modello organizzativo.
La Cisl della Campania e la federazione della Funzione Pubblica, guidate rispettivamente da Doriana Buonavita e Lorenzo Medici, lanciano un appello ai partiti e alle associazioni della regione sul referendum partecipativo promosso dal sindacato per cambiare il modello organizzativo della sanità nella regione.
La proposta nasce a seguito delle straordinarie difficoltà in cui si è trovato il sistema nel contrasto al Covid-19, “con – sottolineano i due segretari generali – gli ospedali dei capiluoghi delle province presi d’assalto a causa dell’assoluta e totale carenza di strutture sui territori, e i Comuni impossibilitati ad organizzare un coordinamento istituzionale per favorire l’accesso dei pazienti al primo soccorso, per l’ancestrale assenza di presìdi, case di cura ed ospedali di comunità che rappresentano la vera, autentica risposta alla domanda di salute. Purtroppo, ne hanno pagato le conseguenze tante persone con morbilità serie, abbandonati al loro destino per il continuo cambio di destinazione degli ospedali, compresi quelli di rilievo nazionale, e quanti avevano bisogno di interventi ordinari, letteralmente cancellati.”
Buonavita e Medici affermano che “tutto questo non sarebbe successo se si fosse portato avanti in questi anni lo sviluppo della medicina territoriale e di prossimità, alla cui crescita e al cui potenziamento punta il sindacato, nell’ambito di un percorso teso a creare le Aziende Sanitarie Territoriali cui affidare il governo del territorio, scorporando da esse le strutture ospedaliere. Due livelli di azione, in pratica, uno immediato presso gli ambiti locali, l’altro, quando necessario, presso le strutture sanitarie complesse, con l’obiettivo di valorizzare al meglio il patrimonio di risorse umane che in questi terribili anni ha mostrato sul campo professionalità, impegno, abnegazione e dedizione, curando e sostenendo i pazienti anche sul versante affettivo.”
L’appello rivolto alle forze politiche e alle strutture associative organizzate punta alla più ampia condivisione del progetto. “Ci faremo parte attiva fin dai prossimi giorni – dicono i due leader – per tenere incontri individuali con quanti manifesteranno la loro disponibilità, per elaborare insieme la proposta di legge da sottoporre al referendum e per concertare le iniziative organizzative a sostegno dell’iniziativa. La tutela della salute – concludono – è la cosa più importante che esista, ed insieme saremo in grado di creare le condizioni opportune per proteggerla nel miglior modo possibile.”